Il direttore generale dell’ASP di Agrigento, Giuseppe Capodieci, esprime profondo rammarico per quanto segnalato da un paziente oncologico per la difficoltà di ottenere un esame di colonscopia in tempi celeri.
“Sono profondamente rammaricato per quanto segnalato ed intendo esprimere il mio rincrescimento per il persistere di evidenti falle nell’erogazione del servizio che urge colmare al più presto”. Esordisce così il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Giuseppe Capodieci, nel formulare un commento al legittimo sfogo diffuso da un paziente oncologico agrigentino e relativo alla difficoltà di ottenere un esame di colonscopia in tempi celeri in provincia di Agrigento.
“Le considerazioni del professionista di Agrigento, che auspico di sentire personalmente, – continua il direttore Capodieci – purtroppo non ci sorprendono perché siamo consapevoli del fatto che, a causa di una carenza di risorse umane, questo genere di prestazione ha dei tempi particolarmente lunghi di esecuzione su tutto il territorio regionale. Nondimeno, proprio perché parliamo di un vulnus significativo e spesso associato alle patologie oncologiche, l’Azienda è al lavoro per applicare dei correttivi e ridurre significativamente i tempi d’attesa. Oltre alla razionalizzazione delle risorse attualmente disponibili e al costante tentativo di reclutare nuovo personale, di concerto con la presidenza dell’Ordine dei medici di Agrigento sarà attivo nelle prossime ore un numero di telefono diretto e dedicato che sarà visibile sul sito internet aziendale e permetterà di riservare un canale di prenotazione privilegiato ai pazienti oncologici e ai loro medici curanti. Le informazioni di funzionamento del canale di prenotazione ed il numero telefonico saranno a breve illustrati sul sito ASP. Va detto anche che, nelle more che si raggiunga l’obiettivo di snellire drasticamente i tempi d’attesa per le colonscopie, i pazienti, dietro richiesta e successivo parere di appropriatezza in merito alla congruità tra quesito diagnostico e tempi d’esecuzione, possono accedere comunque al percorso di tutela e ottenere un rimborso per le spese sostenute per esami non erogabili dall’Azienda nei tempi previsti.
Infine – conclude Capodieci – vorrei sottolineare che le segnalazioni di disservizi o criticità da parte degli utenti contribuiscono a migliorare lo stato delle cose e sono spunti importantissimi su cui la direzione fa affidamento per calibrare al meglio l’azione amministrativa e le scelte strategiche”.
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