La prossimità assistenziale competente come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività. Anmed (Associazione Nazionale di Medicina, Diagnostica, Salute e Benessere) e UAP (Unione Ambulatori e Poliambulatori) indicono una manifestazione pubblica presso il Teatro Brancaccio sito in via Merulana 244 a Roma per giorno 25 settembre alle ore 11:30.
Recenti interventi normativi nazionali come il Dl Semplificazioni e il Dl Liste d’attesa, hanno mirato a tramutare di fatto le farmacie in ambulatori di prossimità (sotto l’insegna “farmacia dei servizi”) realizzando in capo ad una specifica categoria professionale (oltretutto non titolata per lo svolgimento di attività diagnostiche) un canale privilegiato di accesso all’erogazione di determinate prestazioni sanitarie ordinariamente soggette a specifiche garanzie di tutela e di protezione della salute pubblica.
Ciò ha determinato un’evidente ed illegittima sperequazione tra ambulatori e poliambulatori privati accreditati da un lato e le farmacie dall’altro. Per i primi l’attività sanitaria è soggetta al rispetto di requisiti strutturali e professionali prodromici e particolarmente stringenti per ottenere l’accreditamento con il S.S.N., mentre alle farmacie sarà concesso di erogare servizi sanitari senza che in capo alle stesse sussista alcuno dei requisiti citati come l’idoneità dei locali, la presenza di un direttore sanitario con adeguata specializzazione, nonché l’esecuzione dei periodici controlli di qualità, la formazione del personale, etc.
L’erogazione di prestazioni diagnostiche e ambulatoriali da parte delle farmacie non soggiace, quindi, ai rigidi requisiti imposti per lo svolgimento delle medesime attività presso le strutture laboratoristiche e/o comunque ambulatoriali: requisiti minimi di carattere strutturale, requisiti minimi di organico e relative qualificazioni, requisiti di carattere funzionale e di controllo qualitativo, obblighi di rispondenza al fabbisogno.
Tutto ciò, appare davvero illogico ed irrazionale: perché il governo ha fatto questa scelta?
Chiediamo a gran voce l’intervento del Governo e del Ministero della Salute per fare chiarezza sulle modalità di sviluppo di questo Paese.
“Noi siamo quelli che la politica ha deciso di cancellare non considerando che siamo la sanità che ha per credo una missione e che fino ad oggi ha anteposto il paziente ad ogni ostacolo burocratico ed economico.
Siamo noi a rischiare ogni giorno e la politica invece di premiarci persiste nel mantenere requisiti discriminatori, non copre i rimborsi e decide di farci fallire ma con i soldi di chi curiamo e salviamo.
È una situazione decisamente preoccupante e tanti sono i quesiti: il governo come può pretendere di non coprire i debiti con le strutture accreditate che hanno anticipato e garantito la sostenibilità del Sistema Sanitario? Come può da un lato continuare a pretendere requisiti, vincoli di soglie minime ed economiche per accreditare delle strutture e dall’altro lato supportare la facilitazione politico-industriale del reclutamento e travisamento del ruolo della medicina?
Dobbiamo pretendere queste risposte, partecipiamo tutti insieme alla manifestazione nazionale del 25 settembre 2024 alle ore 11:00 presso il Teatro Brancaccio di Roma” – Dott.ssa Elisa Interlandi, Presidente di Anmed.
La manifestazione è indetta da Anmed (Associazione Nazionale di Medicina, Diagnostica, Salute e Benessere) e U.A.P. Unione Nazionale Ambulatori Poliambulatori.
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