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Coronavirus, migranti: nuova ordinanza del Presidente Musumeci

Nello Musumeci

Il Presidente della Regione Siciliana ha firmato un’ordinanza che istituisce misure di contrasto al contagio da Coronavirus anche in relazione al fenomeno degli sbarchi di migranti lungo le coste dell’Isola


Palermo, 14 Luglio 2020

Nuova ordinanza del Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che istituisce misure di contrasto al contagio da Coronavirus anche in relazione al fenomeno degli sbarchi di migranti lungo le coste dell’Isola.

In particolare, l’ordinanza prevede che i migranti che raggiungono le coste siciliane con imbarcazioni di grandi dimensioni, con mezzi di soccorso delle O.N.G. (o di organizzazioni statali, europee o internazionali) ovvero con mezzi propri sono sottoposti a visita medica dal personale preposto dall’Autorità Sanitaria Regionale (anche in sostituzione del personale Usmaf) per accertarne le relative condizioni di salute e la eventuale sintomatologia che riconduca alla infezione da Covid-19.

Essi sono, quindi, posti in regime di quarantena per un tempo non inferiore a giorni quattordici a bordo della nave di arrivo ove ciò sia consentito in sicurezza, ovvero su “navi-quarantena” all’uopo predisposte dalle Autorità del Governo centrale.

Inoltre è fatto obbligo di eseguire l’accertamento diagnostico in ordine alla eventuale positività da Covid-19 su tutti i migranti, tenuto conto delle disposizioni che seguono:

per i soggetti che presentano sintomatologia (e cioè, a titolo esemplificativo: rinorrea, tosse, temperatura corporea non inferiore a 37,5°): il personale sanitario provvede all’esame della estrazione dell’RNA virale attraverso il prelievo con tampone oro-rino-faringeo. In attesa dell’esito dell’esame, il “caso sospetto” è posto in isolamento ed è effettuata la ricognizione dei prossimi congiunti e tracciata una scheda per la ricostruzione epidemiologica della provenienza dell’area di contagio. Nel caso di esito positivo del tampone, è confermato il provvedimento di isolamento e si esegue il protocollo di gestione dei “casi positivi”. Nel caso di accertamento negativo, il soggetto interessato prosegue il periodo di quarantena e, poi, al termine dello stesso, ripete l’esame diagnostico;

per i soggetti che non presentano alcuna sintomatologia: il personale sanitario provvede a sottoporre tutti i soggetti al test sierologico quali-quantitativo. Coloro che risultano positivi all’accertamento che precede sono sottoposti ad immediato esame dell’RNA virale mediante estrazione dello stesso da campione prelevato con tampone oro-rino-faringeo. In attesa dell’esito tutti i casi accertati come positivi all’esame sierologico sono trattati quali “casi sospetti”, secondo le linee guida impartite dal Ministero della Salute. Ad esito notificato, coloro che sono positivi al tampone vengono posti in quarantena obbligatoria in luogo diverso da quello nel quale sono posti i soggetti negativi. Nel caso di esito negativo, si prosegue nel regime ordinario di quarantena e, quindi, è ripetuto il tampone al termine della stessa.

Gli accertamenti sierologico e/o del prelievo dell’RNA sono eseguiti, ove possibile, a bordo delle navi. e, in ogni caso, è garantita la sicurezza degli operatori sanitari e di polizia, mediante utilizzo di adeguati DPI.

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