Home » Enterospondiloartriti: cosa sono e cosa hanno in comune?

Le Enterospondiloartriti sono patologie poco familiari eppure i sintomi sono molto diffusi tra la popolazione, vanno dal comune mal di schiena all’infiammazione intestinale. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta. Ne parliamo con Roberta Pica, gastroenterologo e Vincenzo Bruzzese, reumatologo e presidente SIGR, Società Italiana di GastroReumatologia. Entrambi collaborano con Anpesa, Associazione nazionale dei pazienti con entrospondiloartrite.


COSA SONO LE ENTEROSPONDILOARTRITI?

Le enterospondiloartriti sono un gruppo di malattie infiammatorie croniche che coinvolgono principalmente l’intestino e le articolazioni, spesso associate a malattie infiammatorie intestinali croniche come il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa. Queste patologie includono la spondilite anchilosante, l’artrite psoriasica, l’artrite reattiva, la spondiloartrite indifferenziata e altre forme correlate.

QUALI SONO I SINTOMI?

I sintomi possono variare, ma ci sono alcuni segnali di allarme da tenere in considerazione. Questi includono sintomi gastrointestinali come diarrea persistente, dolori addominali, lieve anemia e disturbi della crescita nei casi giovanili. Inoltre, si possono manifestare sintomi articolari come dolori lombari cronici di tipo infiammatorio, rigidità mattutina e dolore alle grandi articolazioni come anche mani e piedi.

QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA LE PATOLOGIE DELLE ENTEROSPONDILOARTRITI?

Le enterospondiloartriti comprendono diverse patologie, tra cui la spondilite anchilosante, l’artrite psoriasica e la spondiloartrite reattiva. Ognuna di queste presenta caratteristiche distinte. Ad esempio, la spondilite anchilosante è caratterizzata da infiammazione nella colonna vertebrale e nelle grandi articolazioni, mentre l’artrite psoriasica è spesso associata a lesioni cutanee e coinvolge principalmente le piccole articolazioni delle mani e dei piedi. La spondiloartrite reattiva può essere scatenata da infezioni e coinvolgere articolazioni, occhi e vie urinarie.

COME AVVIENE LA DIAGNOSI DELLE ENTEROSPONDILOARTRITI?

Per una diagnosi accurata, è consigliabile consultare un reumatologo. Il medico esaminerà i sintomi, effettuerà esami ematici e considererà il quadro clinico complessivo. Una delle caratteristiche distintive delle enterospondiloartriti è l’assenza del fattore reumatoide, che le differenzia dall’artrite reumatoide.

COSA HANNO IN COMUNE LE ENTEROSPONDILOARTRITI?

Tutte le enterospondiloartriti presentano alcune caratteristiche comuni. In primo luogo, sono malattie infiammatorie croniche, il che significa che causano infiammazione persistente nell’intestino e nelle articolazioni. Questa infiammazione può portare a sintomi dolorosi e danni progressivi alle articolazioni e all’intestino. Inoltre, molte delle enterospondiloartriti sono associate alla presenza dell’allele HLA-B27, un marcato fattore genetico comune a queste patologie. Tuttavia, la causa precisa delle enterospondiloartriti non è ancora completamente compresa.

QUAL’È LA TERAPIA?

La terapia si concentra sulla gestione dei sintomi, la riduzione dell’infiammazione e la prevenzione dei danni articolari. Uno dei trattamenti principali è l’uso di farmaci biologici, come gli anticorpi anti-TNF alfa.

Questi farmaci sono efficaci nel ridurre l’infiammazione e alleviare i sintomi. Negli ultimi anni, sono stati sviluppati anche altri farmaci biologici che agiscono su citochine diverse dal TNF alfa, come l’interleuchina 17 e l’interleuchina 23. È importante consultare un medico per una corretta diagnosi e una terapia adeguata, poiché le diverse forme di enterospondiloartriti richiedono spesso approcci terapeutici specifici.

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