Home » Gravidanza in pazienti con insufficienza ovarica

Una donna su 100 di età inferiore ai 40 anni presenta insufficienza ovarica prematura. Tale condizione è una delle peggiori per quel che riguarda le prospettive di procreazione, ma nuovi studi fanno ben sperare e i primi risultati sono sicuramente positivi. Ne parliamo con Francesco Gebbia, ginecologo e specialista in medicina della riproduzione presso la clinica IVI di Roma.


GRAVIDANZA E INSUFFICIENZA OVARICA: LA RIDUZIONE DELLA FERTILITÀ FEMMINILE

La fertilità della donna subisce cambiamenti nel corso degli anni e, purtroppo, tende a diminuire. Spesso, il momento ottimale per cercare una gravidanza non coincide con le aspettative sociali moderne. Nei paesi occidentali, sempre più donne cercano una gravidanza in età avanzata.

Dal punto di vista biologico, la fascia d’età migliore per cercare una gravidanza è sicuramente al di sotto dei 30 anni. Tuttavia, anche oltre i 30 anni è ancora possibile concepire con successo, con un picco di fertilità tra i 30 e i 35 anni. Dopo i 35 anni, purtroppo, la fertilità progressivamente diminuisce, diventando ancora più ridotta dopo i 40 anni.

Purtroppo, la biologia non segue sempre i cambiamenti sociali. Oggi, molte donne cercano il loro primo figlio dopo i 35 anni, ma la fertilità non si adegua a questa tendenza. Tuttavia, ci sono studi recenti che offrono speranza e soluzioni per l’insufficienza ovarica.

GRAVIDANZA E INSUFFICIENZA OVARICA: LA TECNICA DEL RINGIOVANIMENTO OVARICO

Uno dei progressi più interessanti è la tecnica del ringiovanimento ovarico. Il centro Ivey ha condotto uno studio che utilizza cellule staminali recuperate dal midollo osseo per riattivare le ovaie nelle donne con ridotta fertilità precoce. I risultati preliminari sono molto incoraggianti, con aspirazioni follicolari e gravidanze di successo.

La tecnica del ringiovanimento ovarico si basa sull’utilizzo di cellule staminali recuperate dal midollo osseo. Queste preziose cellule vengono poi introdotte nell’ovaio mediante due diverse tecniche, consentendo una potenziale ripresa dell’attività ovarica.

I RISULTATI INCORAGGIANTI DEGLI STUDI

Gli studi preliminari su questa tecnica hanno mostrato risultati incoraggianti. Si è osservato che l’introduzione delle cellule staminali nell’ovaio può riattivare follicoli dormienti e stimolare la produzione di ovociti. Ciò ha portato a gravidanze di successo in donne che, altrimenti, avrebbero avuto difficoltà a concepire.

È importante sottolineare che la tecnica del ringiovanimento ovarico è ancora in fase sperimentale e non è ampiamente disponibile. Gli studi clinici sono ancora in corso per valutare l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di questa procedura. Tuttavia, i risultati finora ottenuti offrono speranza e prospettive positive per le donne affette da insufficienza ovarica.

GRAVIDANZA E INSUFFICIENZA OVARICA: ALTRE TECNICHE PER LA PRESERVAZIONE DELLA FERTILITÀ

Oltre alla tecnica del ringiovanimento ovarico, esistono altre opzioni per le donne che desiderano preservare la propria fertilità. Ad esempio, una donna al di sotto dei 35 anni che attualmente non cerca una gravidanza può sottoporsi a un trattamento chiamato stimolazione ovarica seguita dalla vitrificazione degli ovociti.

Questo processo prevede il congelamento degli ovociti a una temperatura di almeno -196 gradi Celsius, conservandoli per un tempo indefinito. In questo modo, le donne possono mettere da parte gli ovociti e preservare la loro capacità riproduttiva per il futuro, indipendentemente dalle circostanze personali o professionali.

È importante sottolineare che la preservazione della fertilità è un’opzione che deve essere discussa con uno specialista esperto in riproduzione assistita. Questo professionista sarà in grado di valutare la situazione individuale della donna e fornire informazioni dettagliate sulle procedure disponibili, inclusi i rischi e i benefici associati.

Inoltre, la clinica IVI offre programmi dedicati alla fertilità per le donne che desiderano preservare la propria capacità di concepire. Questi programmi possono essere particolarmente utili per le donne che hanno ricevuto una diagnosi di patologie oncologiche. Prima di sottoporsi a trattamenti oncologici come chirurgia, chemioterapia o radioterapia, le donne possono congelare gli ovociti per preservare la loro fertilità e avere la possibilità di avere figli in futuro.

FECONDAZIONE ETEROLOGA

Un’altra alternativa valida per le donne con insufficienza ovarica è la fecondazione eterologa, che utilizza ovociti di donatrici. Questa tecnica consente di formare embrioni di alta qualità utilizzando gli ovociti donati e il liquido seminale del partner della paziente. I risultati di questa procedura possono portare alla gravidanza e alla realizzazione del desiderio di maternità.

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità

Canali 15 e 81 del DGTV in Sicilia

Pubblicità