Home » Il futuro della medicina generale: cosa fare?

La medicina generale del futuro: più servizi sul territorio, ricerca e digitalizzazione. Al Ministero della Salute si è svolta la celebrazione dei 40 anni della SIMG. Ne parliamo con Francesco Lapi, direttore di dell’Health Search, centro di ricerca della SIMG, la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie.


QUALI SONO LE PROSPETTIVE PER IL FUTURO DELLA MEDICINA GENERALE?

Il Centro di Ricerca Hells, fondato negli anni ’90, si concentra sulla raccolta di dati dai medici di famiglia per produrre evidenze scientifiche robuste e migliorare la pratica clinica sul territorio. Come sentinella epidemiologica, il medico di famiglia svolge un ruolo chiave nella prevenzione e nella cura delle malattie. Scopri di più su come il Centro di Ricerca Hells sta contribuendo al futuro della medicina generale in Italia.

COM’È CAMBIATA LA MEDICINA GENERALE?

La medicina generale è un campo in costante evoluzione, come affermato da un esperto del settore, che ha visto molteplici cambiamenti negli ultimi 15-20 anni, grazie allo sviluppo dell’utilizzo di strumenti informatici per la ricerca clinica. Anche la generazione dei medici di famiglia è cambiata, con sempre più donne e giovani che scelgono di dedicarsi alla medicina territoriale.

La ricerca in medicina generale si basa principalmente su un database retrospettivo, utilizzato per lo studio dell’esposizione a farmaci o nuove procedure. Grazie alla tecnologia, i giovani medici di famiglia hanno la possibilità di utilizzare gli strumenti informatici in modo agile e di interagire con le piattaforme per la ricerca in modo diverso rispetto alle generazioni precedenti.

La ricerca clinica è fondamentale per la medicina generale e gli strumenti informatici sono diventati sempre più importanti, soprattutto durante la pandemia di COVID-19. Senza di essi, la gestione di un grande numero di pazienti sarebbe quasi impossibile, in quanto i giovani medici di famiglia devono seguire i pazienti nel tempo e ricostruire le loro storie cliniche.

QUALI SONO I VANTAGGI DELLA SPERIMENTAZIONE CLINICA NELLA MEDICINA GENERALE?

La partecipazione ad una sperimentazione clinica comporta vantaggi e svantaggi. Innanzitutto, è importante sapere che una sperimentazione clinica ha lo scopo di testare l’efficacia e la sicurezza di un farmaco.

Questo può avvenire attraverso la randomizzazione dei pazienti, che vengono assegnati in modo casuale a un trattamento rispetto ad un altro. Inoltre, viene somministrato un placebo, ovvero una sostanza che ha le stesse caratteristiche del farmaco di sperimentazione ma senza l’effetto terapeutico.

Il primo vantaggio della partecipazione ad una sperimentazione clinica è la possibilità di arruolare un ampio bacino di utenza. I medici di famiglia, infatti, hanno un numero massimo di assistiti in relazione all’ASL in cui operano, il che garantisce una facilità di arruolamento per la partecipazione a studi clinici.

Inoltre, i medici di famiglia vedono molto di più alcune malattie e condizioni cliniche specifiche rispetto ai medici ospedalieri. Ad esempio, le polmoniti, che sono diventate particolarmente rilevanti a causa del COVID-19, vengono di solito viste per la prima volta dal medico di famiglia. Quindi, la partecipazione di un medico di famiglia ad uno studio clinico può essere estremamente importante per la valutazione dell’efficacia dei nuovi farmaci.

Infine, la partecipazione ad una sperimentazione clinica può fornire ai medici di famiglia un’opportunità di apprendere nuove tecniche e conoscenze mediche, migliorando la loro pratica clinica e offrendo ai pazienti nuove terapie più efficaci.

QUALI SONO GLI SVANTAGGI?

Naturalmente, ci sono anche degli svantaggi nella partecipazione ad una sperimentazione clinica. In primo luogo, c’è il rischio di effetti collaterali e reazioni avverse ai farmaci sperimentali. Inoltre, la randomizzazione e l’effetto del placebo possono rappresentare un’incognita per il paziente e per il medico stesso.

QUAL’È IL RUOLO DEI DATI NELLA RICERCA E NELLA PIANIFICAZIONE NELLA MEDICINA GENERALE?

Secondo i dati raccolti da Hell’s Search, i medici di famiglia hanno a disposizione una grande quantità di informazioni sui propri pazienti. Questi dati, se utilizzati correttamente, possono essere utilizzati per la ricerca osservazionale e per la valutazione della qualità delle cure.

Ad esempio, i dati raccolti dal database Exchange possono essere utilizzati per monitorare la prescrizione di farmaci, la diffusione delle malattie e l’impatto del Long Covid sulla popolazione generale.

Tuttavia, i vantaggi dei dati della medicina generale non si fermano qui. Gli stessi dati potrebbero essere utilizzati dalle autorità sanitarie per la pianificazione sanitaria. Grazie al fatto che i medici di famiglia conoscono tutti i propri pazienti, possono essere effettuate valutazioni più precise riguardo allo stato di salute della popolazione, alle abitudini di vita e alla diffusione delle malattie sul territorio nazionale.

Inoltre, i dati della medicina generale sono molto più precisi rispetto ai dati amministrativi. Ad esempio, solo il medico di famiglia può monitorare l’indice di massa corporea (DMAX) di un paziente e le sue abitudini al fumo, alcol e tabacco. Tutte queste informazioni, che non sono registrate amministrativamente, possono essere utilizzate per migliorare la prevenzione e la gestione delle patologie.

COME MIGLIORARE IL SERVIZIO DEL MEDICO DI FAMIGLIA?

L’ideale sarebbe mettere a disposizione della comunità sanitaria le informazioni raccolte dai medici di famiglia. In questo modo, sarebbe possibile effettuare ricerche più approfondite sulla salute dei cittadini e migliorare la pianificazione sanitaria. Inoltre, la vicinanza del medico di famiglia con i propri pazienti potrebbe essere utilizzata per coinvolgerli in studi di ricerca e spiegare loro i frutti e gli obiettivi raggiunti.

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