La violenza rappresenta non solo un problema di salute pubblica, ma anche una grave violazione dei diritti umani. È fondamentale che tutte le istituzioni coinvolte agiscano in rete, offrendo tutti gli strumenti previsti dalla normativa. Lo Stato è presente e opera attraverso le sue istituzioni, impegnandosi a realizzare un cambiamento culturale, soprattutto a partire dalle giovani generazioni.
Questo è il messaggio unanime trasmesso oggi dai rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose della provincia di Siracusa durante la cerimonia tenutasi presso l’ospedale Umberto I. La manifestazione ha segnato l’avvio delle iniziative dedicate alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
La cerimonia è stata introdotta con un suggestivo flashmob eseguito dai giovani del Centro musicale Siracusano, sotto la direzione di Simona Gatto.
Ad aprire i lavori, moderati dalla responsabile del Coordinamento violenza di genere dell’Asp di Siracusa, Adalgisa Cucè, è stato il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra. Ha sottolineato l’importanza della riapertura della “Stanza Rosa” nell’Area di Emergenza dell’ospedale, come un servizio fondamentale per le vittime di violenza, offrendo loro un ambiente protetto e discreto per ricevere assistenza e avviarsi verso percorsi di aiuto, in collaborazione con altre istituzioni.
Il prefetto di Siracusa, Giuseppina Scaduto, ha ribadito che la violenza è innanzitutto un problema culturale, e ha incoraggiato gli sforzi per promuovere cambiamenti culturali che contrastino questo fenomeno.
Il procuratore capo della Repubblica di Siracusa, Sabrina Gambino, ha evidenziato l’importanza dell’azione concreta sul territorio per contrastare e prevenire la violenza contro le donne, coinvolgendo tutte le istituzioni e sensibilizzando la comunità.
All’evento hanno partecipato i vertici delle Forze dell’Ordine, che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione per affrontare questo fenomeno complesso.
La cerimonia si è conclusa con le toccanti testimonianze dei familiari di due vittime di violenza, entrambe infermiere dell’Asp di Siracusa. Sono stati anche messi a disposizione punti informativi interistituzionali per sensibilizzare la popolazione e offrire supporto concreto a chi subisce violenza.
Inoltre, nell’androne dell’ospedale di Siracusa, sono stati allestiti punti informativi interistituzionali, con la collaborazione dei volontari dell’AVO, per offrire supporto e informazioni sulla tutela dei diritti e dei servizi disponibili.
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