Home » La Cisl Fp solleva un’allarme nonostante l’incontro in Prefettura avvenuto 20 giorni fa, nulla è cambiato presso l’Asp di Agrigento


La Cisl Fp solleva un’allarme: nonostante l’incontro in Prefettura avvenuto 20 giorni fa, nulla è cambiato presso l’Asp di Agrigento. Il coordinatore della Sanità pubblica e privata, Farruggia, fa appello alle istituzioni affinché si eviti qualsiasi possibile crisi nella gestione del servizio.


Dopo più di due settimane dall’incontro in Prefettura tra la Cisl FP e la governance dell’Asp per affrontare le numerose criticità riscontrate nel tempo, il sindacato torna a sollevare l’attenzione sulle condizioni dei lavoratori, evidenziando l’immobilismo sostanziale dell’azienda sanitaria provinciale.

“Il mancato rispetto degli accordi decentrati, che si presumevano eseguibili entro il mese di maggio, è un grave colpo per i diritti e la dignità dei dipendenti e degli utenti del servizio sanitario,” afferma il coordinatore della Sanità pubblica e privata Alessandro Farruggia. “Accordi stipulati ben tre anni fa, come quelli riguardanti la mobilità interna, le progressioni economiche orizzontali e le progressioni verticali, vengono ora ignorati completamente. In aggiunta a ciò, denunciamo nuovamente le gravi carenze di personale all’interno delle Unità operative dei vari presidi ospedalieri e in diverse realtà amministrative e tecniche.”

“Questa situazione compromette seriamente la qualità dei servizi offerti nei pronto soccorso, nei reparti di urgenza ed emergenza, nonché nelle aree tecniche sanitarie, mettendo a repentaglio i livelli minimi di assistenza nonostante gli sforzi dei lavoratori,” conclude Farruggia.


Il sindacato rinnova il suo appello riguardo al rischio di un possibile collasso del sistema sanitario e chiede un intervento urgente da parte di tutte le istituzioni competenti. Alessandro Farruggia, ancora una volta, esprime la necessità di ricevere risposte chiare e concrete da parte dei rappresentanti politici, dei vertici dell’Assessorato Regionale e degli organismi di controllo.

“In questa situazione critica,” scrive Farruggia, “chiediamo un impegno concreto da parte di tutti coloro che hanno le competenze necessarie per intervenire. Vogliamo coinvolgere anche l’intera comunità provinciale e le associazioni che si occupano della tutela del malato, affinché si uniscano a noi in questa battaglia per difendere il diritto alla salute.”

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