La prevenzione cardiovascolare e le tecniche di primo soccorso sono stati i temi centrali di un evento formativo organizzato dall’ARNAS “Civico Di Cristina Benfratelli” di Palermo, nell’ambito della 19ª edizione della campagna nazionale Cardiologie Aperte. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione per il Tuo cuore – HCF e dall’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri), è in corso fino al 16 febbraio e coinvolge le strutture cardiologiche di tutta Italia.
L’evento, svoltosi nell’Aula multimediale “Barbera” dell’ARNAS di Palermo, è stato coordinato dal Dr. Ignazio Maria Smecca, direttore dell’UOC Cardiologia con UTIC dell’ARNAS, e ha coinvolto gli studenti delle quinte classi del Liceo Scientifico Statale “S. Cannizzaro”. Il corso ha fornito agli studenti nozioni teoriche sui fattori di rischio cardiovascolare, con un focus su quelli modificabili, che possono prevenire o ridurre l’incidenza delle patologie cardiache.
Un nuovo approccio alla formazione
Walter Messina, direttore generale dell’ARNAS, ha sottolineato l’importanza di un metodo didattico interattivo, capace di trasformare l’apprendimento passivo in un’esperienza coinvolgente. “Abbiamo scelto un approccio innovativo, tipico di un’organizzazione moderna, con l’obiettivo di rendere gli studenti protagonisti della loro salute e promotori della cultura della prevenzione” ha dichiarato Messina.
Le tecniche di rianimazione cardiopolmonare (RCP) sono state illustrate attraverso simulazioni di scenari di emergenza, con l’uso di manichini che hanno permesso agli studenti di mettere in pratica quanto appreso.
L’importanza della tempestività negli interventi di emergenza
“Il tempo è muscolo” è un principio chiave in cardiologia. La Dr.ssa Flavia Dispensa, cardiologo intensivista e responsabile dell’organizzazione scientifica dell’evento, ha evidenziato come la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco dipenda dalla rapidità degli interventi. “Il massaggio cardiaco tempestivo e la disponibilità di defibrillatori semiautomatici possono fare la differenza, ma è fondamentale che la popolazione sia adeguatamente formata per utilizzarli” ha spiegato.
Il Dr. Domenico Cipolla, direttore sanitario dell’ARNAS e pediatra, ha sottolineato l’importanza della prevenzione fin dalla giovane età. “Modificare oggi comportamenti poco salutari può prevenire gravi problemi di salute in futuro. Inoltre, sensibilizzare i giovani significa anche creare un ponte tra generazioni e promuovere una maggiore consapevolezza della salute pubblica”, ha affermato.
Le malattie cardiovascolari: un problema ancora rilevante
Il Dr. Smecca ha richiamato l’attenzione su due dati fondamentali: meno del 40% delle persone colpite da arresto cardiaco riceve un massaggio cardiaco e solo il 12% viene trattato con un defibrillatore. Inoltre, la prevenzione cardiovascolare potrebbe ridurre l’incidenza di patologie come lo scompenso cardiaco e la fibrillazione atriale, che in Italia registrano rispettivamente 120.000 nuovi casi annui e circa 15 milioni di pazienti in Europa. Le malattie cardiovascolari restano la prima causa di morte nei paesi occidentali, nonostante l’80% dei decessi sia evitabile agendo sui fattori di rischio modificabili.
L’eccellenza dell’ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli
L’ARNAS di Palermo vanta un’esperienza consolidata in cardiologia clinica e interventistica. Il Dr. Giuseppe Cirrincione, responsabile dell’UOS di Emodinamica, e la Dr.ssa Francesca Scordato, responsabile dell’ambulatorio di insufficienza cardiaca e cardiomiopatie, hanno offerto un contributo significativo all’evento, approfondendo rispettivamente le tecniche di cardiologia interventistica e la correlazione tra droghe e malattie cardiovascolari.
Secondo i dati AGENAS 2023, l’ARNAS di Palermo si distingue per l’efficacia nell’esecuzione tempestiva dell’angioplastica primaria (PCI) nei pazienti con infarto miocardico acuto, consolidando il proprio ruolo di centro Hub nella Rete Siciliana per le emergenze cardiologiche.
Gli studenti del Liceo Cannizzaro, accompagnati dai professori Alessandra Sgroi e Salvo Intravaglia, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con i professionisti del settore, acquisendo conoscenze fondamentali per la propria salute e quella della comunità.
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