“Di parole e di cura”: una giornata dedicata alle donne che stanno affrontando un tumore al seno. In Sicilia l’anteprima estiva del progetto Sorrisi in Rosa di Humanitas, per condividere il valore della prevenzione e della Ricerca.
Humanitas Istituto Clinico Catanese ha anticipato oggi, venerdì 20 giugno 2025, quello che solitamente accade nel mese di ottobre dedicato alla prevenzione senologica con una preview tutta siciliana: una giornata di incontro, ascolto e attenzione dedicata alle donne che stanno affrontando o hanno affrontato una neoplasia al seno. Il tutto ha preso vita con il partecipato evento dal titolo “Di parole e di cura”, ospitato nell’Auditorium dell’ospedale Humanitas di Contrada Cubba a Misterbianco.
Solitamente è ottobre il mese dedicato alla prevenzione senologica, quando gli ospedali del gruppo Humanitas e i centri Humanitas Medical Care si colorano con il progetto Sorrisi in Rosa. Ed è proprio da questa iniziativa che è nata l’idea di una giornata estiva dedicata alla prevenzione.
Sorrisi in Rosa è un progetto di Humanitas nato dall’idea della fotografa Luisa Morniroli, che insieme alla scrittrice Cristina Barberis Negra, racconta – dalla Sicilia al Piemonte e alla Lombardia – sorrisi e storie di donne che testimoniano come la malattia sia stata un’occasione di ripartenza. Ogni anno, Luisa e Cristina, arrivano in Sicilia nel mese di giugno per fotografare e raccontare le donne siciliane, che entreranno a far parte della mostra esposta in ottobre in tutti gli ospedali del gruppo. In questa occasione, Humanitas Istituto Clinico Catanese ha deciso di aprire le sue porte ad una giornata di prevenzione e creatività.
L’evento si è aperto con un tavolo di confronto , coordinato dalla dott.ssa Elena Petrolito, vice Direttore Sanitario e vice presidente dell’associazione della Breast Unit Il Filo della Vita, che ha visto la partecipazione di diversi specialisti, impegnati a discutere il valore della prevenzione e l’importanza della relazione medico-paziente nel percorso di cura. Un’occasione per riflettere insieme sul ruolo dell’empatia e della multidisciplinarità nella pratica clinica quotidiana. Sono intervenuti il dott. Francesco Caruso , Direttore del Dipartimento Oncologico e Direttore Clinico della Breast Unit, che ha presentato il Breast Centre di Humanitas Istituto Clinico Catanese, il dott. Gaetano Castiglione, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Oncologica Generale e Coordinatore Clinico della Breast Unit, che ha approfondito il tema della multidisciplinarietà, la dott.ssa Nicola Musmeci, chirurga senologa, che ha illustrato le principali tecniche ricostruttive, il dott. Francesco Pane, responsabile della Diagnostica Senologica, che ha trattato un argomento di grande attualità come l’arrivo dell’intelligenza artificiale nel campo della diagnostica senologica, la dott.ssa Maria Vita Sanò, Specialista in Oncologia Medica, con un focus sulle terapie innovative, la dott.ssa Federica Martorana, Specialista in Oncologia Medica con una panoramica sull’orientamento scientifico internazionale, il dott. Stefano Marletta, Specialista in Anatomia Patologica, ha spiegato in cosa consiste una biopsia liquida. Con loro anche la dott.ssa Enza Marchica, presidente dell’Associazione Il filo della Vita, e naturalmente Luisa Morniroli e Cristina Barberis Negra.
“Sorrisi in Rosa è prima di tutto un progetto di amicizia. E’ nato durante il periodo della nostra malattia in cui ci siamo incontrate e conosciute. Da allora siamo diventate amiche e abbiamo pensato che questa amicizia potesse essere una speranza condivisibile con altre donne che stanno affrontando il tumore al seno. Nel tempo si è aggiunto il desiderio di aiutare le donne anche sostenendo la prevenzione e la Ricerca. Il legame con le donne di Catania è potentissimo. All’inizio il progetto si dedicava solo al Nord, ma poi si è allargato fino ad arrivare in Sicilia. Il gruppo è cresciuto, e ogni anno, quando torniamo a Catania, sentiamo di essere a casa. Se la casa è dove c’è il cuore, allora lo abbiamo sicuramente con le donne catanesi”, raccontano Luisa Morniroli e Cristina Barberis Negra.
“Per la giornata di oggi un ringraziamento va a tutte le professioniste e i professionisti che hanno abbracciato la nostra richiesta, ma ringrazio anche le pazienti, le donne dell’associazione, le donne Sorrisi in Rosa, e chi ha scelto di esserci, con il cuore e con la propria storia. Sorrisi in rosa aiuta a restituire leggerezza, a ritrovare la dimensione fondamentale per affrontare meglio le terapie e la quotidianità, condividendo esperienze e promuovendo la prevenzione. Il sorriso su un volto sereno in un momento difficile e la carezza del vento sulla sciarpa rosa muovono la speranza”. Ha detto la dott.ssa Elena Petrolito , che ha curato l’organizzazione della giornata.
“La diagnosi precoce oggi è una delle armi fondamentali che abbiamo – ha spiegato il dott. Francesco Caruso –. Il nostro Breast Centre ha celebrato lo scorso anno il decimo anniversario della certificazione Eusoma, un importante traguardo qualitativo nella diagnosi e nella cura dei tumori alla mammella. Ogni anno trattiamo circa 800 donne in prima diagnosi. È la Ricerca clinica che ci permette di introdurre nuovi approcci, sia chirurgici sia farmacologici, con cui possiamo offrire cure sempre più innovative”.
Chiusa la parte di confronto, le donne hanno potuto partecipare agli eventi collaterali pensati interamente per loro.
Grazie alla collaborazione con il makeup artisti catanese Giacomo Puglisi, che ha messo a disposizione il suo tempo e la sua bravura, due sessioni di trucco hanno permesso di mettere al centro la bellezza e la cura di sé, anche nei momenti più complessi.
Durante la giornata si è tenuto anche il workshop “Narrazione di comunità: i linguaggi che curano” , tenuto da *Cristina Barberis Negra* , uno spazio laboratoriale dedicato a parole e immagini, in cui scrittura e fotografia sono diventate strumenti per raccontare la malattia e la guarigione. Un momento collettivo, delicato e potente, a cui hanno partecipato la dott.ssa Daniela Aiello, psicologa di Humanitas Istituto Clinico Catanese, Loredana Caputo e Dora Allegra Torrisi, donne Sorrisi in Rosa, e Annette Schreyer, scrittrice e fotografa, che ha presentato il suo libro “Mi serviva la luce” (Postcart edizioni), in cui racconta la propria esperienza di malattia e il ruolo che la fotografia ha avuto nel suo percorso di guarigione.
Di prevenzione non si parla mai troppo : appuntamento a ottobre, quando l’ospedale si colorerà letteralmente di rosa, come avviene ormai da quattro anni, grazie ai sorrisi e alle testimonianze di donne coraggiose.
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