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ANMED: il Tar di Palermo accoglie le richieste

Elisa Interlandi
Il Tar di Palermo accoglie la domanda cautelare di ANMED e U.A.P. per la sospensione della nota regionale. Illegittima la decisione assunta da resistente Assessorato secondo cui le farmacie possano erogare prestazioni sanitarie a carico del servizio sanitario nazionale nell’ambito di “locali separati da quelli ove è ubicata la farmacia.”

A.N.M.E.D. (Associazione Nazionale di Medicina, Diagnostica, Salute e Benessere) e U.A.P. (Unione Nazionale Ambulatori Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata) ed altre 40 organizzazioni sanitarie, assistiti dagli avvocati Paolo Rossi, Alberto Pepe, Davide Di Paola e Vincenzo Minnella, vince al TAR PALERMO ottenendo la sospensione della nota dell’Assessorato della Salute – Dipartimento Regionale per la Pianificazione Strategica – della Regione Siciliana prot. n. 22991 del14/05/2024, avente ad oggetto: “Linee di indirizzo per la sperimentazione dei nuovi servizi nella farmacia di Comunità” di cui all’articolo 1, commi 403 e 406 della legge 20 dicembre 2017 n. 205 – Esecuzione dei servizi in locali distaccati e interni alla farmacia – Fase Sperimentale”.

A.N.M.E.D. ed U.A.P. hanno presentato il ricorso rubricato al n. 1003/2024, i cui contenuti sono stati per altro, ripresi e richiamati, in tutte le ordinanze cautelari emesse nei ricorsi aventi pari oggetto. Questo fa ben sperare in una pronuncia definitiva che accolga quanto da noi sostenuto e oggi condiviso dal TAR.

Il TAR Palermo, accogliendo i rilievi delle ricorrenti, ha accolto la domanda cautelare di sospensione della richiamata nota ritenendo che, con l’impugnata nota n. 22991 del 14.05.2024, sia illegittima la decisione assunta da resistente Assessorato secondo cui le farmacie possano erogare prestazioni sanitarie a carico del servizio sanitario nazionale nell’ambito di “locali separati da quelli ove è ubicata la farmacia”, in quanto tale possibilità non risulta assistita da alcuna base normativa.

È un passo molto importante – commenta la Dott.ssa Elisa Interlandi, Presidente di Anmed – un passo a tutela della medicina di precisione proprio perché, sono le nostre competenze specifiche ad essere una garanzia per la salute del paziente.

L’erogazione di prestazioni diagnostiche e ambulatoriali da parte delle farmacie, inoltre, non soggiace ai rigidi requisiti, formali e sostanziali, imposti per lo svolgimento delle medesime attività presso le strutture laboratoristiche e/o comunque ambulatoriali ed è davvero illogico ed irrazionale che venga loro concessa la possibilità di erogare prestazioni sanitarie di competenza di altre figure professionali operanti in sanità.

Occorre, quindi, fare chiarezza e adoperarsi per costruire un sistema integrato di valore che consenta ai professionisti di svolgere, secondo le proprie competenze, al meglio la propria attività consentendo ai pazienti di vivere una miglior esperienza di cura.

Ogni individuo ha diritto, infatti, a servizi appropriati per tutelare la salute e lo specialista della medicina di laboratorio è una risorsa accreditata dal SSN che non solo è fondamentale per la fase analitica, ma può svolgere un ruolo importante di consulenza, con l’obiettivo di offrire l’esame giusto, per il paziente giusto, al momento giusto e anche la corretta interpretazione ed il corretto utilizzo del dato.

Dobbiamo, quindi, lavorare per un dialogo costruttivo e una forte spinta politica verso un’assistenza sanitaria integrata centrata sul paziente per garantire sicurezza ed efficienza, riduzione dei tempi di attesa e adeguata copertura delle spese”.

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