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25 novembre 2021: Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Gli appuntamenti e le iniziative in Sicilia per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Regione Sicilia, violenza sulle donne, Scavone: «Nuovi finanziamenti per 31 case di accoglienza»

Quasi 900 mila euro alle case di accoglienza a indirizzo segreto in Sicilia. In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che si celebra domani, il governo Musumeci manifesta il proprio impegno concreto per potenziare gli strumenti in difesa delle donne vittime di abusi e per promuovere il loro reinserimento sociale e forme di indipendenza economica.

È stato appena pubblicato sul sito internet del dipartimento della Famiglia e delle Politiche sociali il decreto che ripartisce oltre 892 mila euro del bilancio regionale destinati alla gestione e all’implementazione di nuovi servizi delle case di accoglienza a indirizzo segreto e strutture di ospitalità in emergenza. Saranno 31 gli enti che beneficeranno di questi contributi e l’elenco è consultabile al seguente link https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/servizi-informativi/decreti-e-direttive/impegno-somme-ddg-n309-07042020-avviso-pubblico-l-erogazione-contributi-finalizzati-alla-gestione-ed-all-implementazione-nuovi-servizi-case

«Il governo Musumeci – sottolinea l’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Antonio Scavonesta portando avanti numerose misure a sostegno delle donne vittime di abusi, con interventi concreti per il loro ricovero immediato in casi di particolare emergenza. Oggi abbiamo in Sicilia 21 centri antiviolenza, 37 strutture a indirizzo segreto e 31 sportelli di ascolto. L’istituzione della cabina di regia, prevista dalla legge regionale per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere, è già alla firma del presidente della Regione. Questa importante struttura interistituzionale sarà presieduta dall’assessore regionale per la Famiglia e le Politiche sociali, mentre i componenti saranno gli assessori regionali all’Istruzione e alla Salute, i presidenti dell’Anci regionale e dell’Asael, la consigliera regionale di parità e la rappresentante del Forum regionale permanente contro le violenze di genere».


Asp Catania in prima linea contro la violenza alle donne

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che si celebra domani 25 novembre, sono attivi fino al 28 novembre, presso l’Ospedale di Acireale e presso l’Ospedale di Caltagirone, gli sportelli informativi sulla rete dei servizi di accoglienza e sostegno alle donne vittime di violenza.

Entrambi gli sportelli, coordinati dalle equipe di assistenti sociali dell’Asp di Catania in prima linea nel contrasto e prevenzione della violenza di genere, si propongono come occasione di incontro per avvicinare le donne alla rete dei servizi anti-violenza e ai percorsi di protezione, reinserimento e supporto attivati sul territorio provinciale.

Lo sportello operativo presso l’Ospedale di Caltagirone svolgerà le attività di informazione in collaborazione con il Centro antiviolenza Albanuova e la Cooperativa sociale Genesis e si colloca nell’ambito dell’Open week contro la violenza sulla donna, promosso da Fondazione Onda, che vede il coinvolgimento degli ospedali con i Bollini rosa e i Centri antiviolenza.

Nel corso di quest’anno, la Direzione Strategica dell’Asp di Catania ha, inoltre, aggiornato le procedure aziendali dedicate al contrasto e alla prevenzione della violenza di genere, attivando il “Percorso di tutela delle vittime di violenza” in tutti i Pronto Soccorso aziendali, dopo la fase sperimentale condotta presso l’Ospedale di Acireale.

Tale percorso è volto a tutelare le persone vulnerabili vittime della altrui violenza, con particolare riferimento a quella di natura sessuale, ai maltrattamenti o agli atti persecutori (stalking), attraverso l’istituzione di gruppi multidisciplinari finalizzati a garantire la presa in carico della vittima e a fornire assistenza sanitaria, sociale, psicologica e giudiziaria.

Il “Percorso di tutela delle vittime di violenza” prevede, infatti, in sede di Pronto Soccorso, l’attivazione tempestiva di procedure mirate e specifiche con lo scopo di indicare appropriati profili assistenziali per la gestione dei casi di violenza, attraverso la definizione di interventi adeguati ed integrati nel trattamento delle conseguenze fisiche e psicologiche che la violenza maschile produce sulle donne. Gli interventi si fondano sul principio della presa in carico della persona e dei suoi bisogni nella sua globalità, in modo da attivare processi attraverso i quali, il sistema medico-sociale-psicologico acquisti e conservi una funzionalità unitaria centrata sulla persona.

Per info:
Ospedale di Acireale
Sportello Informativo presso Uffici Servizio Sociale Ospedaliero
codicerosa@aspct.it; 338.3525852 (dalle 9.00 alle 12.00, e dalle 15.30 alle 18.30).

Ospedale di Caltagirone
Sportello Informativo presso Uffici Servizio Sociale Ospedaliero (2° piano, corpo centrale, stanza 5)
mariella.palazzo@aspct.it; 0933.39272 – 339.2907240 (dalle 9.00 alle 12.00, e dalle 15.30 alle 18.30).


Violenza sulle donne, in Pronto Soccorso un caso alla settimana. All’Ospedale Cannizzaro di Catania due giorni di ascolto telefonico e in presenza

Il Pronto Soccorso dell’Ospedale Cannizzaro registra mediamente un caso di violenza di genere alla settimana: dall’1 gennaio al 12 novembre scorso, sono stati 48 gli accessi “codice rosa” con attivazione dello specifico percorso, di cui 8 riconosciuti a rischio di “revittimizzazione”; nel 2020 (segnato dal crollo del ricorso al PS nel picco della pandemia), erano stati 46, con 6 casi a rischio di “revittimizzazione”. Sono i dati allarmanti resi noti oggi, nel corso di un incontro organizzato dall’Azienda Cannizzaro in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nell’ambito della settimana sul tema promossa da ONDA (Osservatorio nazionale salute della donna e di genere).  

«La nostra Azienda Ospedaliera ha da tempo organizzato l’accoglienza delle vittime di violenza in Pronto Soccorso, dov’è allestito un locale dedicato e operano sanitari con formazione adeguata, anche in considerazione del numero purtroppo elevato di donne e soggetti fragili in genere che devono ricorrere alle cure ospedaliere», ha detto in apertura il dott. Salvatore Giuffrida, direttore generale. Sono seguiti gli interventi della dott.ssa Diana Cinà, direttore sanitario, e della dott.ssa Anna Maria Longhitano, dirigente medico della Direzione Sanitaria, mentre dall’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Catania Barbara Mirabella sono arrivati i ringraziamenti agli operatori per quello che fanno in ospedale a tutela di chi subisce violenza.

Sull’aspetto dell’assistenza e del supporto alla donna sono intervenute la dott.ssa Daniela Colombrita, dirigente medico del PS generale e referente sanitario Codice Rosa; la dott.ssa Gabriella D’Agate, dirigente medico del PS Ostetrico Ginecologico; la dott.ssa Giusy Scandurra, direttore ff dell’Oncologia; la dott.ssa Rosa Zito, assistente sociale; la dott.ssa Mirella Cannada, dirigente amministrativo referente di ONDA. Sulle dinamiche violente nelle relazioni affettive tra ragazzi e ragazze si è invece soffermata la dott.ssa Vita Salvo, psicologa del Centro Antiviolenza Thamaia. Ai ragazzi è stato infine consegnato un questionario di autovalutazione, a cura del servizio aziendale di psicologia.

All’incontro, intitolato “Il percorso per le donne vittime di violenza dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro: dall’esperienza alla prevenzione”, hanno preso parte studenti e docenti di scuole secondarie di secondo grado di Catania (Ferrarin, Turrisi Colonna, Galileo Galilei), operatori dell’Associazione Italiana Infermieri Legali e Forensi (AIILF) e dell’ente di formazione DNA.

A questo momento di sensibilizzazione seguirà uno “sportello consulenza” di ascolto telefonico o in presenza: sabato 27 e domenica 28, dalle 10 alle 17, le donne interessate potranno chiedere informazioni e ottenere supporto telefonando allo 0957263477 o recandosi al piano terra dell’edificio F2 (seguire la freccia rosa).


Violenza contro le donne: l’AOU P. Giaccone in prima linea con un percorso di assistenza a 360 gradi

Sono in costante aumento le vittime di violenza di genere accolte presso l’AOU Giaccone. Solo nell’ultima settimana si sono registrati tre casi seguiti nell’ambito di un percorso strutturato che, in base al tipo di violenza, passa dal pronto soccorso generale o pronto soccorso ostetrico per poi essere seguito, così come prevede un protocollo specifico, a livello multidisciplinare. Circa sei/sette casi al mese; numeri che nell’ultimo periodo sono in netto incremento e fanno ancora più riflettere in occasione della giornata internazionale della violenza contro le donne celebrata oggi.

Dal 2006 il policlinico di Palermo è partner della rete contro la violenza alle donne e il reparto di ostetricia e ginecologia è centro di riferimento per i casi di violenza sessuale dell’hinterland della città di Palermo.

L’Azienda ospedaliera universitaria è l’unica realtà sanitaria della città in cui è presente il servizio di medicina legale con reperibilità h 24, insieme al servizio di laboratorio analisi sempre attivo per tutelare le vittime di violenza. L’AOU sarà anche promotrice dell’istituzione di un Comitato contro la violenza di genere.

La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne richiama all’attenzione pubblica una violazione dei diritti umani che purtroppo si verifica tutti i giorni e a tutte le latitudini – dichiara il Rettore dell’Università degli Studi Palermo, prof. Massimo Midiri Tra i nostri compiti quotidiani c’è quello di educare e formare ad una cultura dell’uguaglianza e del rispetto, a tutti i livelli, dal comportamento al linguaggio, per lo sviluppo di una società che contrasti e prevenga questi terribili atteggiamenti di violenza e sopruso”.

Questa giornata – sottolinea il Commissario Straordinario dell’AOU Alessandro Caltagironericorda a noi tutti quanto importante sia non dimenticare. Non possiamo lasciare che la ritualità di queste celebrazioni diventi scontata, così come le azioni da porre in essere. Continueremo a fare la nostra parte affinché chi subisce un atto così vile possa avere tutta la protezione e l’assistenza di cui ha bisogno. Al tempo stesso saremo sempre in prima linea, in sinergia con le altre istituzioni del territorio, per fare rete e promuovere attività di sensibilizzazione sociale”.

L’incremento degli accessi al servizio di soccorso per violenza sessuale registratosi negli anni presso la Aoup Paolo Giaccone – afferma la Prof.ssa Antonella Argo, direttore della medicina legale del policlinico – dimostra che finalmente si sta uscendo dal mondo sommerso della violenza e che le donne denunciano i loro aggressori, con piena fiducia nelle strutture sanitarie. Registriamo anche  un aumento preoccupante delle violenze da parte di partner ed ex-partner, che la letteratura scientifica chiama Intimate Partner Violence. Noi operatori sanitari, purtroppo,  sovente ci sentiamo impotenti nell’indicare soluzioni operative che consentano alle vittime di    avere rifugio ; per questo ritieniamo che le “reti sanitarie” debbano sempre più innestarsi in un proficuo raccordo operativo con la  “rete” delle  associazioni ed i gruppi che possano -sotto il profilo “sociale” – fornire supporto pratico, materiale alle persone in condizione di vulnerabilità. Fare sempre più rete, per aumentare la protezione di donne e minori”.

“La violenza contro le donne – evidenzia il Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia Prof. Renato Venezia è una piaga che continua ad affliggere la nostra società. È un tema che riguarda tutti noi e si combatte costruendo una cultura dell’uguaglianza e del rispetto. Il nostro compito è anche quello di intervenire nell’ambito dell’educazione, della formazione e della socialità, promuovendo momenti che siano di riflessione personale e collettiva. Su questo fenomeno occorre mantenere alta l’attenzione e continuare a parlare, affinché chi è vittima di violenza trovi la forza e il coraggio per denunciare”.

Presso il Policlinico Universitario “Paolo Giaccone” –  sottolinea il Prof. Marcello Ciaccio, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Palermo e direttore della UOC di Medicina di Laboratorio – è attivo un servizio che fornisce un’assistenza completa alla donna che ha subito violenza. Infatti, oltre all’assistenza clinica, medico-legale e psicologica, l’U.O.C. di Medicina di Laboratorio da la possibilità di valutare, tramite strumentazioni di ultima generazione, parametri di laboratorio per il corretto ed appropriato management delle donne che hanno subito violenza”.


“No alla violenza sulle donne”, a Vizzini la mostra dal titolo “Il rumore del silenzio” di Rossandra Pepe

di Melania Sorbera

L’arte per conoscere per raccontare la realtà delle donne e delle “Ianfu” vittime di violenze. E’ questo il tema scelto dai  Musei Civici di Vizzini che dal 25 al 28 novembre ospiteranno due mostre per dire “No alla violenza sulle donne”, dal titolo “Il rumore del silenzio” di Rossandra Pepe, volontaria del servizio civile, di 28 anni e “Comfort Women” di Rosario Vicino, fotografo professionista catanese. “Le protagoniste della mostra sono ragazze che fanno parte del Servizio civile universale. Attraverso 20 scatti fotografici – spiega Rossandra Pepeabbiamo voluto raccontare, rappresentare la crudele realtà che si cela dietro la quotidianità di molte donne in tutto il mondo. Sono le parole chiave che ho utilizzato per raccontare la mia personale visione: “Sono donna”, “consapevole” e “libera”. Sono una donna e da donna ho il dovere di combattere contro la violenza di genere. Sono consapevole del bene e del male e sono libera di agire, pensare e condannare qualsiasi forma di violenza“. Diretta dall’occhio e dall’obiettivo attento di Rossandra, l’esposizione inedita, ha impegnato i giovani volontari anche nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del territorio. “Abbiamo voluto creare questo confronto tra l’occhio femminile e l’occhio maschile di Rosario Vicino – continua Rossandraper avere due diverse visioni del fenomeno“. “Comfort Women” dell’artista catanese Rosario Vicino, racconta le violenze subite dalle “Ianfu” giapponesi, olandesi, coreane, indiane, filippine e cinesi reclutate dal governo nipponico per riempire i cosiddetti “Centri di Comfort”, creati per soddisfare le esigenze dei soldati nel corso della seconda guerra mondiale.

La mostra sarà fruibile dalle 9,00 alle 18,30 e per potervi accedere bisogna esibire il Green Pass. 

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