Home » Ad un passo dal vaccino contro il tumore al fegato

Ad un passo dal vaccino contro il tumore al fegato

Arrivano i risultati, definiti: “Estremamente interessanti e promettenti” di uno studio della durata di 7 anni, per la sperimentazione del primo vaccino contro il tumore al fegato.

Di Melania Sorbera

È il sesto tumore più frequente a livello mondiale, la seconda causa di morte per neoplasia. Secondo i dati del Registro tumori italiano, nel 2017, ogni anno in Italia sono diagnosticati circa 8 mila e 900 tumori primari del fegato negli uomini e 4 mila circa nelle donne. Negli uomini l’incidenza cresce rapidamente con l’età: si passa da 3 casi per 100 abitanti sotto i 45 anni, a 32 casi per 100 mila abitanti nell’età compresa tra 60 e 64 anni, fino a 62 casi ogni 100 mila abitanti oltre i 75 anni. Insomma il fegato – il più grande organo del corpo umano, situato nella parte superiore destra dell’addome – con il passare del tempo va incontro a facile compromissione. Tenerlo in buone condizioni di salute è fondamentale. Così come è fondamentale il suo ruolo all’interno del nostro organismo:  rimuove le sostanze di scarto dal sangue e produrre la bile e molti enzimi necessari alla digestione. Naturalmente la patologia più grave che può coinvolgere il fegato è la proliferazione incontrollata di cellule al suo interno: il tumore. Esiste anche quello nei bambini, in questi casi si parla di epatoblastoma, per il quale esistono protocolli di diagnosi e cura diversi da quelli per i tumori del fegato degli adulti. Poi vi sono le neoplasie secondarie, cioè quelle che derivano da tumori che nascono altrove per poi diffondersi al fegato come sede delle metastasi.

Lo studio sul vaccino contro il tumore al fegato, durato 7 anni e pubblicato sulla rivista americana Clinical Cancer Research“, ha coinvolto oltre l’Italia con l’Istituto dei tumori di Napoli e il Sacro Cuore di Verona, altri 4 Paesi europei: la Germania, la Spagna, il Belgio e il Regno Unito, con 20 pazienti vaccinati su 80 persone arruolate. Il vaccino terapeutico sperimentato si chiama Hepavac e fu somministrato la prima volta nel mese di ottobre 2018, dopo 3 anni di studi, ad un paziente in cura all’Istituto Pascale di Napoli. A quasi 4 anni di distanza da quel giorno, i risultati del primo studio clinico hanno dimostrato la sicurezza del vaccino e hanno rilevato una “significativa” risposta immunologica dei pazienti. Inoltre, gli effetti collaterali osservati nei pazienti vaccinati sono stati di minima entità e a rapida risoluzione. Questi dati, ha sottolineato Luigi Buonaguro, direttore del laboratorio di Modelli Immunologici Innovativi del Pascale, “aprono un possibile nuovo orizzonte terapeutico per il tumore del fegato, per il quale l’armamentario terapeutico è ancora molto limitato“. “I risultati hanno dimostrato la totale sicurezza del vaccino con effetti avversi di basso grado, a rapida risoluzione. La risposta immunologica dei pazienti è stata significativa con induzione di cellule T specifiche per gli antigeni vaccinali. Inoltre, dati preliminari mostrano un aumento del periodo libero da malattia nei pazienti vaccinati“, ha concluso. Adesso il team di ricerca è al lavoro per riuscire a potenziare la risposta immunogenica della formulazione vaccinale. Prossimamente si saprà qualcosa.

Approfondimenti sul tumore al fegato

Vaccino contro il tumore al fegato

1 commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità

Canali 15 e 81 del DGTV in Sicilia

Pubblicità