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Adolescenti: aumenta la dipendenza da Internet

Se ne parlava già nel 2015 in uno studio pubblicato in collaborazione con l’”Agenzia europea delle droghe” condotto dall’ESPAD, l’European School Survey Project on Alchool and Other Drugs, i nuovi “comportamenti dipendenti” tra cui l’uso dei social media, il gioco e il gioco d’azzardo, la ricerca di informazioni, lo streaming e il downloding, sono in aumento.

di Melania Sorbera

Il sondaggio, condotto su 35 paesi europei, tra cui 24 stati membri della comunità europea oltre ai dati sul consumo di droghe, alcool e tabacco, ha analizzato con attenzione quelli che sono definiti “the new additive behaviours” e ha mostrato la popolarità del gioco online e del gioco d’azzardo tra i giovani. “Le misure per evitare che gli adolescenti possano sviluppare problemi legati al gioco, come deficit psicologici e svantaggi sociali, sono di massima priorità” hanno dichiarato i ricercatori.

Secondo questi dati, in media, gli studenti hanno usato Internet 5,8 giorni a settimana. Nell’83% dei casi le ragazze hanno utilizzato i social media regolarmente più spesso rispetto dei ragazzi, il 73%. Il gioco online è più diffuso tra i maschi, nel 39% dei casi contro il 7%. I ragazzi più delle ragazze, in tutti i paesi, hanno riferito esperienze di gioco, il 23% contro il 5% o di gioco d’azzardo maggiori, il 12% contro il 2%.

La dipendenza da Internet rientra all’interno del vasto mondo della dipendenza dalle tecnologie, tra queste non vi è solo Internet ma anche la dipendenza dal cellulare, dalla televisione, dal tablet. Tutte queste dipendenze hanno in comune il mancato controllo degli impulsi, che spinge la persona che ne soffre a fare un uso smodato e patologico dei vari dispostivi. I soggetti fragili o i giovani sono i più esposti a comportamenti dipendenti, sia perché spesso non sono sorvegliati, sia perché sorvegliati o meno, non hanno la consapevolezza dei danni dell’uso smodato di Internet sullo stile di vita, sul benessere psichico, sulle normali azioni quotidiane.

L’uso disfunzionale o distorto di Internet è, infatti, una forma di abuso-dipendenza che può determinare sintomi da astinenza, isolamento sociale e un mondo parallelo di ossessioni, un’alternativa alla realtà. Quando non si è “connessi”, si rischiano attacchi d’ansia, depressione e sintomi d’astinenza. Può anche sopravvenire una mancata distinzione tra virtuale e reale. Alcune persone arrivano a trascorrere intere giornate in Rete, senza riuscire a disconnettersi, mentre tutte le attività cui si dedicavano precedentemente vanno a compromettersi in modo notevole. A questa situazione possono contribuire alcuni tipi di disturbi psichici preesistenti, come: un disturbo depressivo; un disturbo ossessivo-compulsivo; un disturbo bipolare; la compulsione sessuale e il gioco d’azzardo patologico.

Anche le condotte a rischio, tra le quali: abuso di sostanze stupefacenti, disturbi d’ansia sociale, predisposizione all’isolamento e le problematiche connesse alla rete, come l’anonimato, i sentimenti di onnipotenza possono predisporre alla dipendenza da Internet. Questo è il motivo per cui i nuovi comportamenti dipendenti, con l’uso smodato di Internet in testa, devono far riflettere e trovare un’adeguata normativa.

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