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Allarme Listeria: in Italia 3 decessi e 66 casi sospetti a causa dei würstel contaminati

Le verifiche, effettuate dal gruppo di lavoro istituito dal Ministero della Salute, hanno confermato la presenza del ceppo di Listeria ST 155 nei würstel, a base di carni avicole, prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli, stabilimento in provincia di Verona

di Melania Sorbera

In Italia sono morte 3 persone e ci sono 66 casi sospetti, per avere consumato würstel crudi contaminati da Listeria monocytogenes. Le verifiche, effettuate dal gruppo di lavoro istituito dal Ministero della Salute, hanno confermato la presenza del ceppo di Listeria ST 155 nei würstel, a base di carni avicole, prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli – IT 04 M CE, stabilimento di piazzale Apollinare Veronesi 1, a San Martino Buon Albergo, in provincia di Verona. La presenza del batterio è stata confermata anche da campionamenti effettuati dentro l’azienda produttrice.

Il problema potrebbe essere molto più ampio di quanto si pensa, però. In questo caso riguarda i tre tipi di würstel Wudy Aia: classico, formaggio e classico snack, con data di scadenza dal 20 settembre 2022 al 5 dicembre 2022. In alcuni documenti di allerta diffusi a livello europeo, vi sono indicate, come dicevamo altre marche che potrebbero aver riscontrato lo stesso problema, per le quali, in questo momento non vi è una conferma definitiva. Queste sono: Wür, Pavo, Golo, Salumeo di Lidl e Salchicha. Nella lista, pare che compaia anche il marchio Töbias della catena di supermercati Eurospin, ritirato dagli scaffali a fine di agosto 2022 e proprio a settembre.

E’ dal lontano 2020 che l’Italia ha a che fare con una serie di casi di listeria, grave malattia che colpisce chi mangia alimenti contaminati, provocati dallo stesso ceppo batterico. Negli ultimi mesi ci sarebbero stati, dicono dal Ministero della Salutetre decessi di persone in condizioni di fragilità per età e patologie concomitanti“. Due di questi erano già noti all’inizio di luglio e sono avvenuti tra la regione Lombardia e la regione Emilia-Romagna ma le infezioni nell’uomo si sono iniziate a vedere due anni fa. A lungo si è sospettato di un formaggio e sono anche partite segnalazioni di allerta all’autorità europea. Poi è arrivata la svolta con alcuni sequestri di wurstel di pollo e tacchino.

La Listeria monocytogenes, batterio responsabile della listeriosi, è un batterio ubiquitario che può essere presente nel terreno, nell’acqua che consumiamo ogni giorno e nella vegetazione. Può contaminare diversi alimenti come: insaccati poco stagionati, latte, verdura, formaggi molli e carni poco cotte.

La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare. Bambini e adulti sani possono essere occasionalmente infettati, ma raramente sviluppano una malattia grave a differenza di soggetti immunodepressi. Una volta ingerito l’alimento contaminato, è in grado di resistere all’interno del tratto gastrointestinale e raggiungere le cellule bersaglio. In questo caso, è stato il Ministero della Salute ad invitare i consumatori a prestare la massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti: nel caso specifico dei würstel, occorre seguire le indicazioni dell’etichetta presente sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo.

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