Lanza: «Ritengo indispensabile che, su questo tema, l’Azienda, in sinergia con l’Assessorato regionale alla Salute, assuma un ruolo proattivo. Vogliamo alzare ancora di più i nostri livelli di attenzione, prioritariamente per gli aspetti preventivi».
Catania, 11 Luglio 2019
Il Direttore generale dell’Asp di Catania, Dott. Maurizio Lanza, ha istituito, con atto deliberativo n. 822/2019, il Gruppo di prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari.
Il Gruppo, presieduto dal manager dell’Azienda sanitaria catanese, si occuperà di:
- individuare le situazioni operative, esistenti o potenziali, che aumentano la probabilità d’insorgenza di episodi di aggressione;
- analizzare i dati relativi agli episodi di violenza verificatisi nelle strutture aziendali;
- definire le misure di prevenzione e protezione da adottare.
«Ritengo indispensabile che, su questo tema, l’Azienda, in piena sinergia con l’Assessorato regionale alla Salute guidato dall’Avv. Ruggero Razza, assuma un ruolo proattivo – spiega il Dott. Lanza -. Non si tratta solo di applicare puntualmente la norma, ma di dare concretezza alle numerose previsioni e anticipare buone pratiche in modo da coniugare safety e security».
Compongono il Gruppo di lavoro responsabili ed esperti del Servizio Prevenzione e protezione, delle Risorse umane, dell’Ufficio Tecnico, dell’Ingegneria informatica, dell’Approvvigionamento; medici, infermieri e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
«La violenza sul lavoro, subìta dagli operatori sanitari, è un problema sociale e un rischio lavorativo molto diffuso – aggiunge il Dott. Lanza – che riguarda non solo la dignità dell’operatore vittima di aggressione, ma anche la salute e la sicurezza dei professionisti sul loro posto di lavoro. Con questo atto vogliamo alzare ancora di più i nostri livelli di attenzione, prioritariamente per gli aspetti preventivi, e incidere sulla qualità delle cure, sull’ottimizzazione dei percorsi e della percezione dei servizi, e sul miglioramento della relazione medico-paziente».
Gli episodi di violenza contro gli operatori sanitari devono essere considerati segnali (tecnicamente: “eventi sentinella”) della presenza, nell’ambiente di lavoro, di situazioni di rischio o di vulnerabilità che richiedono l’adozione di opportune misure di prevenzione e protezione dei lavori.
In questo senso, il Gruppo di lavoro rappresenta un momento organizzativo fondamentale per l’attuazione di un “programma di prevenzione del rischio di aggressione”: favorendo il coinvolgimento del management aziendale e del personale maggiormente esposto al rischio di aggressione; e procedendo all’individuazione e all’implementazione delle azioni e delle misure necessarie a garantire l’efficacia e la piena operatività del programma stesso.
Le misure tecnico-organizzative formulate dal Gruppo di prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, costituiranno gli strumenti aziendali di valutazione e programmazione in materia di “rischio aggressione”, aggiornando il “programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento dei livelli di sicurezza” (previsto dall’art. 28 del decreto legislativo 81/08).
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