Innovazione, tecnologia e garanzia di qualità saranno le parole che accompagneranno il futuro dell’ASP di Trapani, tolte le criticità (da risolvere) dal reperimento del personale medico, che sempre più spesso sceglie la sanità privata a quella pubblica, oltre la sempre più evidente necessità di ringiovanire l’età media dei medici, quasi tutti over 50.
La conferenza stampa che si è tenuta ieri a Trapani, alla presenza di Paolo Zappalà, commissario dell’ASP 9, Gioacchino Oddo direttore generale, Domenico Messina, direttore di unità operativa di Anatomia patologica, Mariano Lucchese, direttore del Dipartimento Servizi e Scienze radiologiche, Gaspare Oddo, direttore sanitario dell’ospedale Paolo Borsellino di Marsala è stata convocata per annunciare questa nuova visione d’insieme e confrontarsi con i giornalisti.
Un nuovo modello organizzativo avvierà un percorso di assistenza per le donne con cancro alla mammella, partendo dalla diagnosi, la prevenzione con gli screening e anche le terapie e cure. A coordinare il gruppo interdisciplinare sarà il dottore Messina.
Gaspare Oddo ha sottolineato l’implementazione di un nuovo modello clinico organizzativo per l’assistenza Covid, che mira a ripristinare la piena operatività di tutti i reparti dell’ospedale di Marsala, nonostante il tempo necessario a riprendersi dai due anni di pandemia.
Nonostante la cautela richiesta dalla fase attuale, con i contagi stabili e una minore necessità di ospedalizzazione, è cruciale garantire assistenza ai pazienti positivi al Covid. Il Paolo Borsellino manterrà il reparto Covid per tutta la provincia, mentre i pazienti con altre patologie che risultassero positivi al tampone verranno trattati direttamente presso l’ospedale in cui si trovano.
Tutte le sale operatorie dell’ospedale di Marsala, già operative, riapriranno completamente, ad eccezione di una dedicata esclusivamente al Covid. La prossima settimana riprenderà anche l’attività chirurgica non Covid.
Oddo ha elencato i reparti già attivi: Medicina, Chirurgia, Oculistica e Cardiologia.
Si prevede di rinnovare la sanità trapanese con l’inserimento di nuovi medici, dotati degli strumenti necessari per intervenire efficacemente e per essere valorizzati per il loro lavoro. Un altro aspetto cruciale sarà l’umanizzazione degli ospedali, essenziale per garantire un ambiente confortevole e familiare ai pazienti durante il loro ricovero.
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