A Catania il focus “Aspetti medico-legali sottesi alla professione del medico di medicina generale” trattato dall’Associazione Scientifica Artemisia Accademia del Sapere Medico.
“Aspetti medico-legali sottesi alla professione del medico di medicina generale” è stato l’importante focus trattato dall’Associazione Scientifica Artemisia Accademia del Sapere Medico, curato dai direttori scientifici dott. Nino Rizzo e dott. Marcello Scifo.
La medicina legale negli ultimi tempi ha infatti avuto una straordinaria attenzione rivolta essenzialmente alle specialità con i maggiori rischi professionali, quindi soprattutto quello in ambito chirurgico, ginecologico, ortopedico per citarne alcuni.
Anche perché negli ultimi vent’anni, il legislatore, la dottrina e la giurisprudenza si sono interrogati sulla responsabilità COLPOSA del medico, escludendo qualsiasi intervento normativo o giurisprudenziale per i casi di responsabilità DOLOSA.
Questo ha ulteriormente portato alla convinzione che nell’ambito della medicina generale le problematiche medico legali fossero meno importanti, cosa che non è assolutamente vera.
Ragione per cui c’era bisogno di fare un approfondimento su questo tipo di problematiche sempre più comuni e sempre più frequenti.
Incontro dunque dai temi attualissimi, che ha avuto una partecipazione straordinaria.
Nel corso del convegno sono stati dunque affrontati argomenti attualissimi e di frequentazione quotidiana di medicina legale nella medicina generale.
Ad aprire i lavori la relazione del Prof. Cristoforo Pomara, Ordinario di Medicina legale dell’Università di Catania, che ha delineato i perimetri dove si realizza la responsabilità professionale dei medici di Medicina Generale sia in ambito penale che civile che amministrativo.
Magistrale l’ intervento dell’avv. Dario Riccioli del Foro di Catania che ha sottolineato come – secondo il costante orientamento giurisprudenziale-, il medico di medicina generale non può limitarsi a svolgere una funzione semplicemente amministrativa, consistente nella mera prescrizione di medicinali o di suggerimento al paziente di effettuare una visita presso lo specialista competente per la sintomatologia riportata, ma deve procedere ad un’accurata visita dello stesso paziente, specie laddove si sia in presenza di una sintomatologia evidente ed agevolmente riconoscibile.
É, peraltro, principio ormai consolidato nella giurisprudenza di legittimità quello per cui in tema di colpa professionale medica l’errore diagnostico si configuri non solo quando, in presenza di più sintomi di una malattia non si riesca ad inquadrare il caso clinico in una patologia nota alla scienza ovvero si addivenga ad un inquadramento erroneo, ma anche quando si ometta di eseguire o disporre controlli e accertamenti doverosi ai fini di una corretta formulazione della diagnosi.
Sul piano della causalità e, in particolare del concorso di cause in relazione alle negligenze sopravvenute, si ritiene che la responsabilità penale del medico di base non sia destinata a venire meno in presenza di ulteriori condotte negligenti successive, sebbene macroscopiche, poste in essere da altri sanitari intervenuti nella cura del paziente, salvo i casi di interruzione del nesso di causalità e di assoluta determinazione della causa sopravvenuta a determinare l’evento.
A seguire l’intervento dell’avvocato Riccioli, la Dott.ssa Anna D’Agata, direttore del Dipartimento del farmaco dell’Asp di Catania e la Dott.ssa Gabriella Marsala, dirigente farmacista dello stesso Dipartimento, che hanno illustrato con molta professionalità e in maniera dialogante e costruttiva, i temi della appropriatezza prescrittiva e rimborsabilità dei farmaci mostrando poi alcuni casi pratici di errori e dati statistici che hanno dato luogo ad ampio dibattito.
Di particolare interesse per il pubblico anche l’intervento dell’avvocato Filippo Rizzo, che ha affrontato il tema del concreto impatto avuto dalla recente riforma Cartabia su questo tipo di procedimenti, con specifico riferimento al mutamento della regola di giudizio relativa alle indagini preliminari ed all’udienza preliminare: con il passaggio dalla c.d. “sostenibilità dell’accusa in giudizio” (precedentemente richiesta per l’esercizio di azione penale o per l’emissione del decreto che dispone il giudizio) al novellato requisito della c.d. “Ragionevole previsione di condanna”.
L’intervento dell’avvocato Rizzo ha, altresì, avuto ad oggetto l’impatto che la riforma Cartabia ha avuto sull’istituto del patteggiamento e dei risvolti che tale novum legislativo potrebbe avere nei procedimenti inerenti la responsabilità professionale del sanitario; con particolare riferimento, ex art. 445 comma 1 bis c.p.p., all’inefficacia della sentenza di patteggiamento nei giudizi disciplinari, nonché in quelli tributari, civili, amministrativi, compreso il giudizio per l’accertamento della responsabilità contabile.
L’intervento è stato poi concluso con un riferimento alla possibilità di richiedere la sospensione del procedimento disciplinare in capo al medico, tutte le volte in cui esso abbia oggetto gli stessi fatti contestati nel processo penale ed alla necessità che il nucleo difensivo del medico sia composto, oltre che da un avvocato specializzato in questo specifico settore, anche da un consulente medico legale di parte.
Dunque tutte le dinamiche concrete del procedimento penale in tutte le ipotesi in cui esso abbia ad oggetto la responsabilità professionale del medico e, più nello specifico, del medico di medicina generale.
L’intervento finale è toccato al Dott. Filippo Cuva, medico legale, che ha centrato la criticità della certificazione per il medico di medicina generale con un’ampia disamina, articolata ed esauriente. La sua ultima diapositiva del vecchio Palazzo Ingrassia- mostrata al pubblico nel ricordo dei Maestri- è stato accolta da uno scrosciante applauso da parte di tutti i presenti.
Nonostante l’ora tarda il Dott. Lucio Di Mauro, medico legale e Segretario Nazionale SIMLA, Componente della Commissione Ministeriale Nordio, ha presentato, una Tavola Rotonda molto accesa che ha visto numerosi interventi da parte della gremitissima sala, rimasta sempre piena dall’inizio alla conclusione dei lavori.
Moderatori sono stati: dott. Antonino Di Guardo, dott. Vincenzo Piso e dott. Dario Zappalà.
Discussant: dott. Alfio Portale, dr. Turi Condorelli e dott. Francesco Puglisi.
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