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Broncopneumopatie, Regione Siciliana avvia “Bofe” formazione specifica per farmacisti

Sarà possibile monitorare 900 pazienti siciliani

2 maggio 2022

Una formazione specifica per i farmacisti come “terminali” sul territorio per monitorare 900 pazienti siciliani affetti da asma e da broncopneumopatia cronico ostruttiva. Ha preso il via oggi l’attività formativa del protocollo “Bofe” (Better outcomes for everybody – Migliori risultati per tutti), uno studio clinico italiano che, all’indomani della pandemia Covid-19, coinvolgerà 100 farmacisti di comunità. Dopo Catania la formazione proseguirà in altre quattro città siciliane. “Bofe” è promosso e finanziato da Sofad Gruppo Farvima, è stato valutato preliminarmente da esperti di Cittadinanza Attiva ed è supportato da Federfarma Sicilia che ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’assessorato regionale della Salute. All’iniziativa partecipa infatti anche il Servizio farmaceutico del dipartimento di Pianificazione strategica dell’assessorato regionale.

 

Cento le farmacie in campo

Bofe” è stato valutato preliminarmente da esperti di Cittadinanza attiva la formazione coinvolgerà 100 farmacisti di comunità in Sicilia. Dopo Catania la formazione proseguirà in altre quattro città siciliane. L’obiettivo è valutare efficacia e costo-efficacia di un nuovo servizio svolto dai farmacisti di comunità in collaborazione con medicina ospedaliera e territoriale per monitorare due patologie croniche respiratorie che hanno un’altissima incidenza sulla popolazione. L’utilizzo di una rete integrata di operatori sanitari intende aumentare il controllo delle patologie e ridurre i costi per il sistema sanitario e la società. Bofe introduce alcune innovazioni: standardizza una procedura sistematica per la presa in carico dei pazienti; si avvale di una piattaforma informatica costruita ad hoc per la raccolta dati; testa dispositivi indossabili per monitorare e acquisire in remoto alcuni parametri vitali dei pazienti, poi analizzati mediante l’intelligenza artificiale. Infine, rappresenta un modello di relazioni tra un distributore farmaceutico, università italiana e straniere, associazioni professionali, istituzioni pubbliche. Lo studio è coordinato da Andrea Manfrin, direttore della Ricerca nella facoltà di Scienze cliniche e biomediche e chair professor di Pharmacy practice all’Università del Central Lancashire (UK), Apostolos Tsiachristas, professore di Economia sanitaria all’Health economics research centre dell’Università di Oxford (UK) e Nunzio Crimi, direttore dell’Uoc di Pneumologia del Policlinico di Catania.

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