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Caldo e medicinali: come conservare i farmaci in estate

Tra le alte temperature, gli spostamenti e le vacanze, a volte, i farmaci in estate sono utilizzati e conservati in modo diverso. Per questo è importante porre particolare attenzione al loro utilizzo, per evitare una perdita di efficacia che mette a rischio la salute.

di Melania Sorbera

È chiaro a tutti che le corrette modalità di conservazione dei farmaci sono indicate all’interno del foglio illustrativo. Qualora non siano specificate, l’Aifa, l'”Agenzia Italiana del Farmaco” raccomanda che vengano “riposti in luogo fresco e asciutto a una temperatura inferiore ai 25°. In questo modo è possibile assicurarsi che le caratteristiche farmacologiche e terapeutiche si mantengano inalterate per tutto il periodo di validità indicato sulla confezione. Se si espongono i medicinali per un tempo esiguo, una o due giornate, a temperature superiori a 25°, non se ne pregiudica la qualità, ma, in caso di esposizione prolungata, se ne riduce considerevolmente la data di scadenza. Se invece la temperatura di conservazione è specificatamente indicata, non rispettarla potrebbe addirittura renderli dannosi“.

A mettere in guardia su come comportarsi con i farmaci in estate è anche Federfarma, che ricorda la lista dei farmaci più soggetti a deperibilità, come quelli “per l’epilessia, gli anticoagulanti, gli antipertensivi e quelli per il diabete, come le insuline, che vanno addirittura conservate in frigo. Per questo, è buona regola – dice Federfarmanon portarli mai in borsa, in spiaggia, né lasciarli in auto al sole, ma tenerli a casa o in albergo, con temperature più accettabili“. Prima di ingerirli è sempre opportuno valutare che non vi sia stata un cambio di colore o consistenza del farmaco.

A questo proposito è essenziale tenere presente un’altra raccomandazione dell’Aifa. “Nel caso di viaggi o soggiorni fuori casa i farmaci possono essere trasportati in un contenitore termico e occorre evitare sempre l’esposizione a fonti di calore e alla irradiazione solare diretta. Ciò è particolarmente importante per alcuni farmaci di emergenza che includono: gli antibiotici; i farmaci adrenergici come adrenalina, noradrenalina, isoproterenolo, dopamina, dobutamina, fenilefrina, metoxamina, clonidina, metaproterenolo, terbutalina, salbutamolo, metaraminolo; l’insulina; gli analgesici; o i sedativi“.

L’ideale sarebbe portare in vacanza l’intera confezione e non il solo blister. Chi viaggia in aereo dovrebbe mettere i farmaci nel bagaglio a mano e portare con se anche la prescrizione del medico, per giustificare l’ingresso dei farmaci in altri Paesi oppure per riacquistarli in caso di necessità.

Federfarma pone l’attenzione anche sui test fai da te, “come quelli per gravidanza, ovulazione, glicemia o Covid, in genere sensibili a calore e umidità; gli spray, ad esempio per l’asma, andrebbero trasportati in buste termiche. In genere in estate son preferibili compresse e pasticche, meno sensibili alle alte temperature rispetto alle formulazioni liquide“.

L’Aifa raccomanda di tenere d’occhio le modificazioni “alcune alterazioni che potrebbero verificarsi in antibiotici e/o aspirina – dice – potrebbero causare danni ai reni o allo stomaco. Non è tutto: una crema a base di idrocortisone, ad esempio, per effetto del calore potrebbe separarsi nei suoi componenti e perdere di efficacia. I farmaci per la tiroide, – inoltre – i contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche. Questi sono a volte a base di proteine, che per effetto del calore cambiano proprietà. Anche in questo caso vanno conservati in ambienti freschi e a temperatura costante“.

Nel caso dei farmaci sottoposti ad aperture successive e ripetute della confezioneè importante tenere in considerazione che in questo modo subiscono gli effetti negativi di luce, aria e sbalzi di temperatura che ne possono deteriorare il principio attivo o causarne la contaminazione. Per tali farmaci è possibile annotare sulla confezione la data di prima apertura, facendo sempre attenzione a rispettare il periodo di validità riportato in etichetta“.

È importante anche “mantenere i contenitori originali etichettati che sono progettati in maniera tale da proteggere e conservare i medicinali. Ad esempio, quelli oscurati sono usati per i farmaci fotosensibili, mentre i contenitori in vetro vengono utilizzati per medicinali che possono essere assorbiti dalla plastica“.

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