Home » Covid-19, report monitoraggio regioni: “Contagi in aumento. Vaccinazione principale strumento di prevenzione”
Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità il risultato del monitoraggio degli indicatori per la Fase 2 relativi alla settimana tra il 19 e il 25 luglio 2021.
Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

Roma, 30 luglio 2021

Questa settimana sale ancora l’incidenza dei casi di Covid-19 nel nostro Paese, che si fissa intorno a 58 casi per 100,000 abitanti. Anche l’Rt purtroppo è in aumento ed è intorno a 1,57, quindi ben al di sopra dell’unità. Per fortuna, però, il carico sulle strutture sanitarie rimane basso e il tasso di occupazione in area medica è intorno al 3% e quello delle Terapie Intensive è intorno al 2%, quindi ben al di sotto della soglia critica. Naturalmente la variante Delta, molto trasmissibile, è quella ormai predominante nel nostro Paese, per cui bisogna, in questo periodo di vacanze, mantenere dei comportamenti individuali ispirati alla prudenza e soprattutto correre, per chi non l’abbia ancora fatto, a vaccinarsi“.

Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.

 

Punti chiave:

 Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 19 –25 luglio 2021. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto linfezione ad inizio luglio.

Continua il forte aumento dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 50 per 100.000 abitanti (19/07/2021-25/07/2021) vs 31 per 100.000 abitanti (12/07/2021-18/07/22021), dati flusso ISS). Si segnala che le seguenti Regioni/PA riportano una incidenza settimanale >50 casi ogni 100.000 abitanti: Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

Nel periodo 06–20 luglio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,57 (range 1,34– 1,82), in forte aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno. Si osserva in maniera analoga un aumento dell’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1.46 (1.38-1.55) al 20/7/2021 vs Rt=1.16 1.06-1.27) al 13/7/2021). La elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Sono 20 le Regioni/PPAA classificate a rischio moderato e una (Molise) a rischio basso, secondo il DM del 30 Aprile 2020, questa settimana.

Nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 2%, con un lieve aumento nel numero di persone ricoverate che passa da 165 (20/07/2021) a 189 (27/07/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 3%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 1.194 (20/07/2021) a 1.611 (27/07/2021).

• Diciassette Regioni/PPAA riportano allerte di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

Raddoppia il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (10.076 vs 4.997 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti scende ulteriormente (28% vs 30% la scorsa settimana). Invece, aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 44%). Infine, il 26% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.

La circolazione della variante delta è ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante ha portato ad un aumento dei casi in altri Paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi.

Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.

Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC, della predominanza della variante virale delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

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