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Covid-19, segnali positivi dalle carceri: i primi 2 pazienti guariti dal virus a San Vittore e il primo negativizzato a Bollate

Anche in ambito penitenziario si possono fare diagnosi precoci, cure specifiche e si può guarire dal COVID 19

Milano, 8 Maggio 2020 

Una conquista e segnali positivi emergono in questi giorni dalle carceri milanesi: i primi due pazienti guariti dal reparto HUB di San Vittore fanno rientro al reparto ordinario di detenzione e, contemporaneamente a Bollate si è negativizzato il primo detenuto in osservazione.

L’epidemia di COVID 19 ha richiesto l’applicazione di misure particolarmente stringenti anche sulla popolazione detenuta, allo scopo di contenere l’espandersi del contagio in una comunità ad alto rischio, quale è quella del carcere.

La ASST Santi Paolo e Carlo in collaborazione con Regione Lombardia ed Amministrazione Penitenziaria, ha predisposto un reparto attrezzato per la cura del COVID 19 presso l’Istituto di San Vittore, creando a supporto, presso l’Istituto di Bollate, anche un reparto per i casi più leggeri, asintomatici o convalescenti.

L’HUB di San Vittore e il reparto di Bollate hanno una valenza regionale e sono destinati ad accogliere i detenuti ammalati di COVID 19 dagli Istituti Penitenziari della Regione Lombardia.

Questa scelta è dettata dalla necessità di concentrare il rischio infettivo in poche aree particolarmente attrezzate, utilizzando personale medico ed infermieristico, oltre a operatori di Polizia Penitenziaria, stabili e specificamente formati.

A San Vittore è stata, pertanto, concessa una dotazione di apparecchiature che consentono la diagnosi e la cura dei casi di lieve e media gravità (erogatori di ossigeno, apparecchio per emogasanalisi, disponibilità di tamponi e test di laboratorio in sede).  Con questa soluzione è possibile assistere complessivamente sulle due carceri un totale di circa 80 detenuti positivi al COVID 19.

Sono 4 le carceri assistite a livello sanitario dall’ASST Santi Paolo e Carlo (Opera, San Vittore, Bollate, Beccaria) dove più di 300 tra medici generalisti, specialisti, psicologi, tecnici, infermieri ed operatori socio-sanitari, oltre al personale SERD Penale e Penitenziario, ruotano al fine di garantire un assistenza sanitaria completa e altamente professionale a tutti i detenuti, circa 3200.

Ad oggi 45 i detenuti risultati positivi al COVID-19 provenienti prevalentemente da altri Istituti Penitenziari Regionali in virtù proprio dell’istituzione del Centro di riferimento di San Vittore e Bollate per il contenimento del virus.

Fin dall’inizio della epidemia COVID 19, nelle carceri milanesi sono state adottate tutte le procedure emesse dalla Regione Lombardia per prevenire l’infezione da SARS-Co-2. Le carceri rappresentano una “comunità chiusa” e, pertanto, si sono enfatizzate le procedure per non fare entrare e per contenere l’infezione, isolando in aree specificamente predisposte. Questa organizzazione è risultata estremamente efficace, in quanto il numero di detenuti infettati negli Istituti milanesi è ancora bassissimo” dichiara il Dott. Cesare Lari, Direttore – Direzione Medica Area Penitenziaria.

Matteo Stocco, Direttore Generale dell’ASST Santi Paolo e Carlo spiega che  “l’attività istituzionale della nostra ASST prevede anche l’assistenza sanitaria di tutti i detenuti delle carceri milanesi, che in questo frangente si è aperta ai detenuti di tutta la Regione Lombardia al fine di contenere e di prestare un assistenza a livello ospedaliero a tutti i pazienti detenuti positivi al Covid-19 ”.

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