Home » Covid-19, Sioot: in attesa delle vaccinazioni utilizzare l’ozonoterapia come terapia di supporto

Covid-19, Sioot: in attesa delle vaccinazioni utilizzare l’ozonoterapia come terapia di supporto

L’ozonoterapia riveste un ruolo fondamentale nell’effetto adiuvante nella cura del COVID-19, così come evidenziato dalla ricerca effettuata dalla Società scientifica di ossigeno-ozono

3 Marzo 2021

L’ossigeno ozono terapia offre un valido aiuto per il trattamento dei pazienti affetti da Coronavirus. In attesa che il vaccino sia disponibile per tutti, l’ozonoterapia riveste un ruolo fondamentale nell’effetto adiuvante nella cura del COVID-19, così come evidenziato dalla ricerca effettuata dalla Società scientifica di ossigeno-ozono terapia che porta la firma, tra gli altri, del presidente internazionale Marianno Franzini e del presidente Luigi Valdenassi.

I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista inglese International Immunopharmacology edita da Elsevier, hanno confermato come le caratteristiche biochimiche e farmacologiche dell’ozono rendano questa molecola utile nel trattamento di numerose infezioni virali, in particolare nel trattamento del COVID -19 in quanto attiva il sistema immunitario e migliora l’ossigenazione dei tessuti proteggendo gli organi vitali dai danni provocati dal virus.

Ciò si traduce in tempi più rapidi di guarigione, in minori rischi di ospedalizzazione in terapia intensiva e sub-intensiva, e soprattutto in una pressione minore a carico del sistema sanitario nazionale, messo a dura prova dall’emergenza Covid.

I dati della sperimentazione mostrano che il trattamento con ossigeno ozono può migliorare le condizioni cliniche dei pazienti affetti da Coronavirus e portarli al loro completo recupero in tempi relativamente brevi, stabilizzando i parametri delle percentuali di saturazione di ossigeno (O2Sat%), grazie alla sua capacità di creare un’inattivazione del virus, ridurre i processi d’infiammazione, favorire le vie molecolari dello stress antiossidativo e correggere l’ipossia prevenendo problemi vascolari.

Ad oggi sono soltanto una ventina gli ospedali italiani che utilizzano l’ossigeno ozonoterapia a supporto della terapia farmacologica nel trattamento dei malati di Covid ma, pochi giorni fa, Franzini e Valdenassi hanno lanciato un appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi affinché sempre più strutture possano dotarsi di ossigeno ozonoterapia secondo le linee guida Sioot, che potrebbe essere d’aiuto nella risoluzione di molti problemi legati ad infezioni virali o attacchi batterici anche atibioticoresistenti.

L’ozono, come spiega lo stesso Presidente internazionale di Sioot, Franzini, rappresenta un potente mezzo per combattere il virus in ogni fase della malattia, dalla sua insorgenza al suo termine, passando anche per la fase acuta, in quanto esso è un potente antivirale e antibatterico, innalza le difese immunitarie stimolando l’ossigenazione e il microcircolo, va a disinfettare la crisi polmonare e funziona come antinfiammatorio e antidolorifico. Attraverso specifici processi fisiologici, inoltre, combatte lo stress ossidativo responsabile del danneggiamento di cellule e tessuti. Ciò significa che un paziente curato con ozonoterapia riscontrerà numerosi miglioramenti soprattutto per quanto riguarda l’aumento dell’ossigenazione periferica e cerebrale, la riduzione della viscosità ematica e l’aumento della deformità dei globuli rossi. A fronte di effetti collaterali del tutto trascurabili, l’ozonoterapia presenta numerosi vantaggi se utilizzata in sinergia con le cure farmacologiche, la cui efficacia viene potenziata proprio grazie ai benefici offerti dall’ozono.

2 commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità

Canali 15 e 81 del DGTV in Sicilia

Pubblicità