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Ecco le norme per un’alimentazione di qualità

Esistono degli standard nutrizionali nazionali, sulla base tra l’altro di quelli internazionali, spesso non lo sappiamo. Quali sono quelli per la popolazione italiana?

di Melania Sorbera

Gli standard nazionali per la popolazione italiana vennero redatti nel 1976 come conclusione di un lungo lavoro di ricerca compiuto dalla Società italiana di nutrizione umana. Sono, attualmente, definiti con la sigla LARN, che significa Livelli di Assunzione giornaliera Raccomandata di Nutrienti, denominazione che è stata preferita a quella più vecchia di “razioni”. I LARN vengono ritenuti sufficienti a coprire i fabbisogni nutrizionali di tutti gli individui sani di una popolazione.

Per fabbisogno nutrizionale si intende l’energia ed i nutrienti necessari per assicurare il normale stato di salute dell’organismo consentendo per esempio, il corretto funzionamento di organi ed apparati, la formazione di nuove cellule e lo svolgimento di attività fisica. Il fabbisogno, in proporzione al peso, sarà ovviamente maggiore nei periodi di più rapido sviluppo, cioè nei primi anni di vita e durante la pubertà. I valori consigliati sono i seguenti: per i grassi il livello raccomandato, espresso come percentuale dell’energia totale giornaliera, è del 50% nel lattante, del 30% nell’adolescente e del 25& nell’adulto; per le proteine si suggerisce un apporto proteico di sicurezza che è di 68 grammi di proteine al giorno per l’uomo adulto e di 50 per la donna; per i carboidrati la quota di energia dovrebbe oscillare tra il 55 e il 70% dell’energia totale, di cui almeno l’80% fornito da carboidrati complessi.

Al fine del mantenimento della salute, sono stati dettati dei consigli pratici in tema di alimentazione. Quali sono? Nel 1986 un gruppo di esperiti dell’Istituto Nazionale della Nutrizione – sull’esempio di quanto già fatto negli Stati Uniti e in altri paesi europei – ha dettato una serie di regole per il comportamento alimentare degli italiani. Queste regole hanno preso il nome di “Linee guida per una sana alimentazione italiana”. Al primo posto di queste linee guida si propone l’attenzione maggiore al peso che deve essere equilibrato; il consumo cibi a basso contenuto di grassi per aiutare a mantenere basso il livello di colesterolo nel sangue; il consumo di fibra e amido che deve essere maggiore rispetto ad altro; il limite al consumo di dolci; il limite ad un uso eccessivo del sale; il limite al consumo di alcolici; il consiglio di variare la dieta il più possibile. Ai fini di un’alimentazione di qualità è importante anche il consumo di acqua. L’acqua, infatti, costituisce il 60% dell’organismo umano e deve essere continuamente ripristinata. I bambini, nel loro organismo, ne hanno proporzionalmente più degli adulti, gli uomini più delle donne. Gli atleti più dei sedentari. Il 45% dell’acqua è distribuito nelle varie cellule e alcune parti del corpo ne contengono più di altre: il 75% è nei muscoli; il 90% nel plasma del sangue. Di tutti i nutrienti essenziali, l’acqua è quello che svolge il ruolo meno appariscente ma decisamente indispensabile. Il nostro organismo può rimanere anche diverse settimane senza cibo, attingendo alle proprie riserve, ma senza acqua può vivere solo pochissimi giorni.

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