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Il commissario straordinario ASP, Mario Zappia, ha espresso ferma condanna contro la violenza rivolta agli operatori sanitari, sottolineando il drastico passaggio da eroi a vittime di aggressioni.

La manifestazione si è tenuta una settimana dopo i funerali del cardiologo Gaetano Alaimo, tragicamente ucciso nel suo poliambulatorio di Favara da un paziente insoddisfatto della sua richiesta di certificato. In questo contesto, il commissario dell’Asp ha rilevato che ad Agrigento si esagera nel segnalare le criticità, mentre il presidente dell’Ordine dei medici ha evidenziato il ritardo dell’Italia in materia di retribuzioni rispetto ad altri paesi europei.

Durante il sit-in promosso dalle professioni sanitarie per condannare gli atti di violenza contro gli operatori sanitari, il presidente dell’Ordine ha rivolto delle richieste concrete al governo, tra cui maggiori assunzioni di personale sanitario, incentivi per i giovani laureati in Medicina d’Urgenza e migliori condizioni economiche e di protezione legale per il personale.

La manifestazione è stata organizzata per sensibilizzare l’opinione pubblica sul grave fenomeno della violenza nei confronti degli operatori sanitari. Secondo i dati dell’Inail, dal 2016 al 2020 ci sono stati oltre 12.000 casi di infortunio attribuibili a violenze, aggressioni e minacce, con una media di 2.500 casi all’anno. Tra i più colpiti figurano gli infermieri e gli educatori professionali.

Il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, ha partecipato al sit-in indossando il camice bianco insieme agli altri operatori sanitari, in segno di solidarietà e per ribadire la necessità di fermare la violenza contro chi opera nel settore sanitario. La manifestazione è stata organizzata in seguito all’omicidio del dottor Alaimo a Favara.

“Non possiamo pensare di posizionare una guardia giurata presso ogni guardia medica o poliambulatorio. È un problema radicato nella cultura, ma dobbiamo lavorare per ottimizzare l’organizzazione e fornire risposte più efficaci alla comunità. Tuttavia, è essenziale che l’opinione pubblica non si concentri solo sugli aspetti negativi della sanità, ma riconosca anche il duro lavoro svolto da migliaia di medici e infermieri, che dedicano il loro tempo e la loro salute al servizio dei pazienti, senza guardare all’orologio.

In questa provincia, purtroppo, si tende a enfatizzare gli aspetti negativi, ma è importante evidenziare anche i lati positivi della sanità. È un fenomeno che, come spesso accade in Italia, oscilla tra gli estremi. Da eroi nella lotta contro il Covid, ci siamo trovati improvvisamente ad affrontare attacchi senza motivo.”

Fra i partecipanti alla marcia di protesta, c’era anche il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, un ortopedico di professione impiegato presso l’Asp.

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