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Leggere le analisi del sangue: cosa vuole dire avere la sideremia bassa

Non tutti sanno come leggere le analisi del sangue. Sono uno degli esami più diffusi e consentono, attraverso un semplice prelievo venoso, di verificare i valori dei principali componenti ematici e fornire così importanti informazioni sulla salute del paziente e sul funzionamento del suo organismo. Oggi vediamo come si legge il valore della sideremia.

di Melania Sorbera

La sideremia è quel valore che permette di capire la concentrazione di ferro nel sangue, il cosiddetto ferro di “trasporto”, quello che misura la quantità del minerale legato alla transferrina. La transferrina è la proteina deputata a trasportare il ferro all’interno dell’organismo, dal fegato all’intestino, ai tessuti che ne hanno bisogno. Quando si parla di sideremia bassa si intende una scarsa concentrazione di ferro nel sangue e questo può portare a conseguenze anche importanti. La sideremia, inoltre, è indispensabile per la produzione di globuli rossi e anche per il corretto funzionamento dell’emoglobina che è la proteina che lega l’ossigeno ai globuli rossi per poi rilasciare ossigeno in tutto l’organismo. Avere dei valori della sideremia bassa è quindi un problema che non andrebbe mai sottovalutato.

I sintomi sono spesso difficili da identificare in quanto alcuni di essi sono spesso indice di altri problemi. Tra i più comuni, ricordiamo: l’emicrania; le vertigini; la mancanza di fiato; la stanchezza; la sonnolenza, i dolori alle gambe; il dolore al petto; le palpitazioni; la perdita di capelli; l’emoglobina bassa; le unghie fragili; le piaghe alla bocca; la lingua che brucia; il pallore. In caso di sintomi simili, specie se se ne hanno diversi, è possibile controllare il ferro attraverso l’esame del sangue. Procedura che viene solitamente consigliata dal medico curante. La causa di un valore basso potrebbe essere associata ad: un ridotto apporto con la dieta o un aumento delle richieste (gravidanza e crescita rapida nei bambini); eccessiva perdita di sangue per emorragie oppure condizioni in cui il ferro viene assorbito in maggior misura dai tessuti (malattie infettive, neoplasie ecc.).

Tra le patologie che possono intervenire abbassando i valori della sideremia ve ne sono alcune come la celiachia o il morbo di Chron o l’ulcera. È inoltre importante sapere che anche chi è allergico al nichel può avere dei valori del ferro molto bassi e che andrebbero quindi indagati.

Quanto alla soluzione, solitamente in base al grado di anemia da carenza di ferro, sarà il medico a valutare se integrare lo stesso con la sola alimentazione e con i cibi che lo contengono maggiormente o se somministrare integratori in pillole o per via endovenosa. Trattandosi di un problema che vale la pena affrontare il prima possibile, il consiglio è quello di chiedere subito un parere in presenza di sintomi.

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