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L’ozono per produrre acqua potabile nei Paesi in via di sviluppo: il convegno SIOOT

Si è svolto oggi a Roma il convegno Water4Life della Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia – SIOOT. Il tema della tavola rotonda era l’acqua e, in particolare, il problema della scarsità di questa preziosa risorsa in molti Paesi. 

Roma, 28 ottobre 2021

Si è svolto questo pomeriggio, 28 ottobre, il convegno Water4Life, promosso dalla Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia. L’incontro si è tenuto presso l’Hotel Valadier di Roma alla presenza dei vertici della SIOOT, il presidente internazionale Marianno Franzini e il presidente Italia Luigi Valdenassi e i rappresentati diplomatici delle ambasciate estere. Sono intervenuti, nello specifico, Rodrigues Alfredo del Mozambico, Alfred Tiendrebeogo del Burkina Faso e Renè Ortega del Cile. Ha moderato il convegno il giornalista Aldo Torchiaro.

Il tema della tavola rotonda era, come suggerisce il titolo, l’acqua e, in particolare, il problema della scarsità di questa preziosa risorsa in molti Paesi. Dopo aver aperto il dibattito parlando delle esigenze reali dei Paesi intervenuti, si è passato ad illustrare quella che potrebbe essere una valida soluzione per garantire l’approvvigionamento di acqua potabile a quelle fette di popolazione che ne sono escluse.

Soluzione che è stata rintracciata nei macchinari di trattamento e purificazione dell’acqua messi a punto da Multiossigen, che potrebbero apportare numerosi benefici a livello di gestione delle risorsa idrica.

Ci sono principalmente due modi in cui i dispositivi di ozonizzazione dell’acqua potrebbero migliorare la situazione, soprattutto laddove è più critica – spiega Marianno Franzini, presidente internazionale della Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia – Innanzitutto, disinfettando l’acqua presente nella rete idrica. Qualora questa soluzione fosse impraticabile, è anche possibile estrarre l’acqua dal pozzo e stoccarla in dei serbatoi dove viene trattata e può essere prelevata dalla popolazione”.

Questa soluzione – gli ha eco il presidente Italia, Luigi Valdenassiè applicabile su larga scala e a costi contenuti”.

Rodrigues Alfredo, rappresentante del Mozambico, ha sottolineato come i macchinari per il trattamento dell’acqua possano risolvere due problemi del suo Paese, entrambi legati all’approvvigionamento idrico. “Il primo – spiega – è causato dal ciclone che qualche anno fa ha distrutto interi villaggi, radendoli al suolo. Il secondo è dovuto al terrorismo internazionale, che costringe un’ampia fetta di rifugiati a vivere in condizioni igienico-sanitarie precarie. Ritengo che in entrambe le situazioni, sistemi come quello descritto possano realmente apportare un beneficio”.

Anche il Burkina Faso lamenta problemi di scarsità idrica. “Nel mio paese – spiega Alfred Tiendrebeogo solo il 20 per cento della popolazione risiede nelle città e dispone di acqua corrente, il restante 80 per cento vive in villaggi dove l’accesso all’acqua è difficile e spesso questa è contaminata da batteri, causando malattie. Purificare l’acqua ci consentirebbe di ridurre il rischio di contrarre infezioni e garantire acqua pulita alla popolazione”.

Il Cile, nonostante abbia la riserva di acqua congelata più grande del mondo, soffre a sua volta perché “il Paese è una lingua di terra lunga oltre 4000 mila chilometri – spiega Renè Ortega Abbiamo diversi tipi di clima tranne quello tropicale e non ci sono risorse idriche immediatamente disponibili. Inoltre, il cambiamento climatico non ha fatto altro che esasperare questa situazione”.

Al termine del convegno, in cui si è parlato anche dei benefici dell’ossigeno ozono in medicina e in agricoltura, la SIOOT ha espresso la volontà di collaborare con i Paesi partecipanti per apportare loro un reale beneficio attraverso i dispositivi di purificazione dell’acqua.

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