Home » Salute pubblica. Addio alla plastica monouso. Servirà a liberare i fondali siciliani dai rifiuti?

Nuova puntata di Salute Pubblica, programma ideato e condotto da Rosa Maria Di Natale. Dal 14/1 addio alla plastica monouso. Servirà a liberare i fondali siciliani dai rifiuti? In studio: Pietro Ciulla, Delegato WWF Sicilia e Vincenzo Infantino, direttore generale Arpa Sicilia.


PLASTICA MONOUSO: L’ITALIUA SI UNISCE ALLA RIVOLUZIONE EUROPEA PER LA SOSTENIBILITÀ

In Italia, come in molti altri paesi europei, il 2023 segna una svolta significativa nella lotta contro l‘inquinamento plastico. Sarà vietata la vendita di articoli in plastica monouso comuni, una mossa destinata a ridurre drasticamente l’impatto ambientale della plastica nei nostri mari e oceani. Questa decisione è stata stimolata dalla crescente preoccupazione riguardo alla crescente quantità di rifiuti plastici che inquina le spiagge dell’Europa.

IL SIGNIFICATO DELLA MISURA

Il divieto di vendita di posate, piatti, cannucce, agitatori per bevande e contenitori in plastica, nonché bicchieri e touch in polistirene espanso, è una misura ecologica destinata a incoraggiare la pratica del riciclo e del riuso nella vita di tutti i giorni. L’obiettivo è preservare i mari e gli oceani, che attualmente soffrono a causa del crescente accumulo di plastica non riciclabile.

L’ALLARME DELLA PRESENZA DI PLASTICA NEI MARI

Secondo il V2FA Italia (Vigilanza in rete contro i fenomeni di abbandono di rifiuti in ambiente marino), ben il 50% dei rifiuti marini è composto da plastica monouso. Inoltre, l’80% dei rifiuti presenti sulle spiagge è costituito da oggetti di plastica comune. È importante sottolineare che il problema non riguarda solo la plastica visibile, ma anche le microplastiche, ovvero piccole particelle di plastica di dimensioni comprese tra 0,33 mm e 5 mm, che inquinano i nostri mari e causano danni devastanti agli ecosistemi.

UN PROVVEDIMENTO GRADUALE

Il divieto di vendita non è arrivato inaspettato. La direttiva europea 2019/904, contro gli articoli in plastica monouso, è stata pubblicata più di due anni prima e, in Italia, è entrata in vigore grazie al decreto legislativo 196/21. Questo decreto vieta la vendita di prodotti monouso in plastica non riciclabile, plastica oxo-degradabile contenente additivi che la frammentano o decompongono, e attrezzi da pesca contenenti plastica.

ECCEZIONI ED INCENTIVI

Nella normativa italiana sono state introdotte alcune eccezioni. Sono ammessi prodotti monouso in plastica compostabile, realizzati con almeno il 40% di materia prima rinnovabile, che salirà al 60% dal gennaio 2024. Tuttavia, questi prodotti compostabili saranno utilizzabili solo in situazioni specifiche. Inoltre, i negozianti avranno tempo di esaurire le scorte dei prodotti non conformi alla normativa.

Per incentivare l’adozione di alternative sostenibili, è stato riconosciuto un credito di imposta di 3 milioni di euro all’anno, dal 2022 al 2024, alle imprese che acquistano e utilizzano soluzioni alternative ai prodotti monouso in plastica.

PLASTICA MONOUSO: IMPATTO SULLE IMPRESE

L’adozione di queste nuove norme rappresenta una sfida per le aziende che producono articoli in plastica monouso, specialmente nel settore alimentare e del beverage. Saranno necessari adeguamenti dei processi produttivi e l’introduzione di materiali alternativi. Tuttavia, le aziende siciliane del settore manifatturiero si stanno già attivando per convertire i processi produttivi con materiali vegetali o carta.

LA BATTAGLIA PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

L’addio alla plastica monouso rappresenta una sfida cruciale per la sostenibilità ambientale e il futuro del nostro pianeta. La plastica monouso è diventata una grave emergenza ambientale, inquinando mari e oceani, creando isole di plastica e minacciando gli ecosistemi marini. Per affrontare questa problematica, sia l’Europa che l’Italia stanno adottando misure decisive per ridurre l’uso di articoli in plastica monouso e promuovere un’economia circolare.

PLASTICA MONOUSO: IMPATTO AMBIENTALE

L’inquinamento marino causato dalla plastica monouso è un problema grave e in crescita. Ogni anno, milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari, provocando danni irreparabili agli ecosistemi marini e alla fauna selvatica. Le famigerate “plastic island” rappresentano una triste realtà, con aree oceaniche invase da enormi quantità di plastica galleggiante.

LA SICILIA E L’EMERGENZA PLASTICA

La Sicilia, con la sua posizione strategica nel Mediterraneo, è particolarmente interessata all’inquinamento plastico. La regione assorbe oltre il 10% dei consumi nazionali di plastica, con una quantità significativa di rifiuti che finiscono nelle sue acque. Particolarmente colpite sono le aree costiere con sbocchi di piccoli torrenti e fiumi che agiscono come discariche a cielo aperto durante le piene, trasportando poi i rifiuti in mare.

LA LOTTA PER LA PULIZIA DELLE SPIAGGE

Organizzazioni, come il VVF, e volontari sono impegnati nella pulizia delle spiagge siciliane, cercando di ridurre la presenza di rifiuti plastici sulle coste. Iniziative di pulizia e sensibilizzazione pubblica sono essenziali per contrastare l’inquinamento plastico e promuovere comportamenti sostenibili tra i cittadini.

L’ARPA Sicilia svolge un ruolo cruciale nella sorveglianza e nel monitoraggio ambientale della regione. Attraverso rilevamenti costanti, vengono identificate le zone più colpite dall’inquinamento plastico e si analizzano i tipi di plastica presenti. Questi dati sono fondamentali per adottare politiche di risanamento mirate e valutare l’impatto delle nuove misure contro la plastica monouso.

RICERCA E SVILUPPO: INNOVAZIONE PER UNA SVOLTA SOSTENIBILE

L’addio alla plastica monouso è solo l’inizio di una trasformazione verso una società più sostenibile. La ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative per il recupero dei rifiuti marini, la conversione delle plastiche in materiali riciclabili e la promozione di alternative sostenibili sono fondamentali per affrontare la sfida dell’inquinamento plastico.

L’addio alla plastica monouso è una sfida che coinvolge ognuno di noi. Ridurre il consumo di plastica monouso, favorire l’uso di alternative sostenibili e partecipare alle iniziative di pulizia delle spiagge sono azioni che possiamo intraprendere per proteggere il nostro ambiente e preservare il futuro delle generazioni a venire.

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