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Spazi aggregativi di prossimità 2022: in Sicilia 8 milioni e 700 mila euro

“Con i Bambini” impresa costituita e partecipata da “Fondazione CON IL SUD” ha indetto un bando per i minori tra i 10 e i 17 anni, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Di Melania Sorbera

Il bando, dell’importo complessivo di 20 milioni di euro, assegna un plafon di 8 milioni e 700 mila euro alla Sicilia. L’oggetto del bando è la creazione o il potenziamento di “spazi aggregativi di prossimità” per i minori allo scopo di offrire opportunità formative e socializzanti cercando di prevenire il disagio giovanile, promuovendo il protagonismo e la partecipazione attiva dei ragazzi e delle ragazze, lo scambio tra pari e il coinvolgimento della “comunità educante”. La scadenza è il 18 marzo 2022. Secondo le indicazioni del bando le proposte dovranno essere presentate da partenariati composti da un minimo di 3 organizzazioni, di cui almeno due appartenenti al Terzo settore. Potrà far parte del partenariato anche il mondo delle istituzioni e dei sistemi regionali di istruzione e formazione.

La diffusione dei centri aggregativi varia significativamente nelle diverse aree del Paese. A fronte di una media nazionale di 11,3 utenti ogni mille minori residenti in Italia, infatti, i centri risultano maggiormente diffusi nel nord-est, con 26,4 utenti ogni mille minori residenti. Le isole e il nord-ovest, rispettivamente con 11,6 e 10,8 utenti, sono in linea con la media nazionale, mentre il centro ha una copertura inferiore, con 8,1 utenti. I bisogni dei giovani sono mutati, a partire dagli anni Ottanta si è iniziato un percorso di revisione e consapevolezza del benessere dei giovani. Benessere che parte dalla prevenzione socio-sanitaria, quella che si utilizza nei confronti della criminalità, dell’uso delle droghe per comprendere anche il benessere educativo, culturale e formativo, la cosiddetta organizzazione del tempo libero. Quest’ultimo aspetto è stato particolarmente attenzionato con l’entrata in vigore della legge 285/97, tramite la quale è stato istituito il “Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza” che ha introdotto una serie di sperimentazioni e innovazioni nelle politiche giovanili, ponendo un forte accento sul ruolo proattivo dei minori, individuati non come fruitori di un servizio ma come agenti pienamente protagonisti nella gestione di uno spazio polifunzionale, aggregativo, di prossimità, già esistente o del tutto nuovo, a loro dedicato. I giovani, in particolare quelli appartenenti alle fasce sociali più vulnerabili devono trovare risposta ai loro bisogni e devono avere occasioni di crescita educativa, formativa e di produzione culturale e creativa.

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