Home » Speranza a FarmacistaPiù: “Il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale passa anche attraverso la parola prossimità”
L'intervento del Ministro della Salute a FarmacistaPiù in risposta alle richieste dei farmacisti

21 Novembre 2020

Prossimità. Dobbiamo usare meglio questa parola e mettere in contatto le esigenze del cittadino e il Sistema Sanitario Nazionale. Ogni farmacista è un’opportunità per essere più prossimo, più vicino, rispetto alle esigenze dei cittadini”. Lo ha affermato questa mattina il Ministro della Salute, On. Roberto Speranza, durante il suo intervento a FarmacistaPiù, il Congresso dei farmacisti italiani in corso oggi e domani. Speranza ha risposto alle richieste e alle proposte dei farmacisti rispondendo al Presidente del congresso, On. Andrea Mandelli, Presidente della Fofi.

Speranza ha sottolineato che “la riforma del SSN dovrà avvenire in una fase espansiva. La mia opinione è che di fronte a noi, anche in questi giorni di sfida drammatica, dobbiamo anche guardare all’opportunità che si apre: a una riforma del Servizio Sanitario Nazionale in una fase di nuovi investimenti, non di tagli. Dobbiamo avere il coraggio di dire ‘più risorse sul Sevizio Sanitario Nazionale e più riforme’: queste riforme devono vedere come parola chiave la parola prossimità. Il rilancio del Servizio sanitario nazionale con nuove risorse deve avvenire a partire dalla parola prossimità, che è la parola dei farmacisti italiani e deve essere una nostra linea guida”.

Mandelli ha evidenziato, per punti, le necessità dei farmacisti: “i farmacisti ci sono, vogliono fare di più nel rispetto delle loro competenze e in rete con gli altri professionisti – ha detto parlando di vaccini in farmacia, tamponi, remunerazione, rinnovo del contratto e farmacia dei servizi. “Sui vaccini antinfluenzali qualcosa non ha funzionato. Per i vaccini Covid, i farmacisti ci sono. Non vogliamo fare cose che non ci competono, ma cerchiamo un ruolo per la categoria. In tutta Europa non è così. Dobbiamo mettere mano alla semplificazione – ha aggiunto MandelliI tamponi: li facciamo se servono che vengano fatti, ovvio che non tutti i farmacisti li vorranno fare, ma in questa guerra perché non poterlo fare, nel pieno rispetto dei pazienti e degli operatori?”. Mandelli ha poi parlato di remunerazione e del rinnovo del contratto dei farmacisti. “La gente non si sta curando perché ha paura ad andare in ospedale. Dobbiamo trovare il modo per portare i farmaci sul territorio e sostenere l’attività professionale del farmacista. Dobbiamo affrontare la situazione”. Sulla farmacia dei servizi Mandelli ha aggiunto: “Non dimentichiamola. Oggi poteva essere realtà, non solo sperimentazione. Dobbiamo sederci a un tavolo con Medici di Medicina Generale, con infermieri e farmacisti. Perché non istituire servizio di telesorveglianza? Troviamo un modo per metterci a sistema”.

Sulla farmacia dei servizi, Speranza, che ha elogiato il lavoro ininterrotto e l’abnegazione dei farmacisti nei mesi dell’emergenza, ha dato la “massima disponibilità a continuare a investire”, mentre sui vaccini: “Dobbiamo aprire una riflessione sulla questione, non solo per quelli antinfluenzali ma anche rispetto alla prospettiva di quelli per il Covid”.

Il Ministro ha parlato anche dei dati dell’emergenza: “I primi segnali in controtendenza dopo le settimane di crescita vertiginosa del contagio si vedono, ma sono ancora del tutto insufficienti. La pressione sui sevizi sanitari è fortissima. Rt sta calando ma dovrà ancora scendere strutturalmente sotto l’1. Sola allora vedremo risultati più significativi“.

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