Home » Covid-19, report monitoraggio regioni: “Casi in aumento. Vaccinati più protetti da malattia grave”
Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità il risultato del monitoraggio degli indicatori per la Fase 2 relativi alla settimana tra il 22 e il 28 novembre 2021. Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

Roma, 3 dicembre 2021

Anche questa settimana tende ad aumentare l’incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese che si fissa intorno a 155 casi per 100.000 abitanti. L’Rt, invece, tende più o meno a stabilizzarsi, intorno a 1,2, quindi ancora al di sopra l’unità. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva siamo, rispettivamente, al 9,1 e al 7,3%, quindi con una tendenza ad un leggero aumento. Data la situazione epidemiologica, è bene continuare a mantenere dei comportamenti prudenti, ma vediamo comunque che le persone vaccinate sono molto più protette dalla malattia grave rispetto alle persone non vaccinate. Quindi, questo ci dice che è importante continuare con intensità la campagna vaccinale che si sta, fra l’altro, estendendo ad altre età“.

Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.

Punti chiave:

Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 22 novembre – 28 novembre 2021. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella prima metà di novembre.
Si registra ancora un forte aumento dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 140 per 100.000 abitanti (22/11/2021 – 28/11/2021) vs 112 per 100.000 abitanti (15/11/2021 -21/11/2021), dati flusso ISS, molto al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti

Nel periodo 10 novembre – 23 novembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,20 (range 1,12 –1,28), leggermente in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sopra della soglia epidemica. É in diminuzione, ma ancora sopra la soglia epidemica l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,09 (1,05-1,12) al 23/11/2021 vs Rt = 1,15 (1,11-1,19) al 16/11/2021). Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 7,5%, e in aumento rispetto alla settimana precedente (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 30/11/2021); il numero di persone ricoverate passa da 560 (23/11/2021) a 683 (30/11/2021). Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta ed è pari al 9,0%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 4.597 (23/11/2021) a 5.227 (30/11/2021).

20 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, due Regioni/PPAA sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 30 aprile 2020. Una regione è classificata a rischio basso.

13 Regioni/PPAA riportano un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (30.966 vs 23.971 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione (33% vs 34% la scorsa settimana). È stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 45%), mentre è in lieve aumento la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (22% vs 21%).

Una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti.

È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

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