Home » Covid-19, report monitoraggio regioni: “Incidenza in calo ma ricoveri salgono. 3 Regioni a rischio”
Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità il risultato del monitoraggio degli indicatori per la Fase 2 relativi alla settimana tra il 30 agosto e il 5 settembre 2021.
Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

Roma, 10 settembre 2021

Questa settimana tende a diminuire l’incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese e si fissa intorno a 64 casi per 100.000 abitanti. Tende a diminuire anche l’indice di trasmissibilità dell’infezione, ovverosia l’Rt, che rimane al di sotto dell’unità, intorno a 0,92. In leggero aumento invece il tasso di occupazione sia dei posti di area medica che dei posti di Terapia Intensiva, rispettivamente intorno al 7,4 e al 5,9%, però abbiamo alcune regioni che sono al limite della soglia critica. Data la situazione epidemiologica e la circolazione di varianti, come la variante delta che è altamente trasmissibile, è bene continuare con forza la campagna di vaccinazione e mantenere dei comportamenti individuali che siano ispirati alla prudenza“.

Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.

 

Punti chiave:

Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 30 agosto – 5 settembre 2021. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella seconda metà di agosto.

È in diminuzione l’incidenza settimanale a livello nazionale: 64 per 100.000 abitanti (30/08/2021-5/09/2021) vs 74 per 100.000 abitanti (23/08/2021-29/08/2021), dati flusso ISS. L’incidenza rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.

Nel periodo 18 – 31 agosto 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,92 (range 0,79 – 1,02), al di sotto della soglia epidemica ed in diminuzione rispetto alla settimana precedente. Si osserva una diminuzione anche dell’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,90 (0,86-0,94) al 31/8/2021 vs Rt=1 (0,97-1.04) al 24/8/2021). La elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è ancora in lieve aumento al 6,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in aumento da 544 (31/08/2021) a 563 (7/09/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta leggermente al 7,4%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 4.252 (31/08/2021) a 4.307 (7/09/2021).

3 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato, secondo il DM del 30 Aprile 2020. Le restanti 18 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio basso.

Solo una Regione/PA riporta un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (13.546 vs 15.951 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti diminuisce leggermente (33% vs 34% la scorsa settimana). Cala leggermente anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (43% vs 44%). Infine, il 23% è stato diagnosticato attraverso attività di screening, dato in aumento rispetto la settimana precedente.

La circolazione della variante delta è prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale.

Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.

È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

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