Home » Covid-19, report monitoraggio regioni: “Aumentano ricoveri ospedalieri. Regioni vicino soglia critica”
Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità il risultato del monitoraggio degli indicatori per la Fase 2 relativi alla settimana tra il 23 e il 29 agosto 2021.
Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

Roma, 3 settembre 2021

Questa settimana la situazione epidemiologica nel nostro Paese resta pressoché stabile rispetto a quella della settimana precedente e l’incidenza si fissa a 74 casi di Covid-19 per 100.000 abitanti. Scende di poco, al di sotto dell’unità, l’Rt, quindi l’indice di trasmissione, e si fissa intorno a 0,97. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti di ara medica e di Terapia Intensiva siamo rispettivamente al 7,3 e al 5,7%, quindi al di sotto della soglia critica a livello nazionale, anche se c’è una regione che supera ancora la soglia critica ed altre regioni che si stanno in qualche modo avvicinando a questa soglia. Data la situazione epidemiologica e dal fatto che riapriranno le scuole e si rimetteranno in moto una serie di attività, è bene completare rapidamente la campagna di vaccinazione e continuare a mantenere dei comportamenti che siano naturalmente ispirati alla prudenza“.

Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.

Punti chiave:

Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 23 – 29 agosto 2021. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella prima metà di agosto.

E’ in leggero aumento l’incidenza settimanale a livello nazionale: 74 per 100.000 abitanti (23/08/2021-29/08/2021) vs 71 per 100.000 abitanti (16/08/2021-22/08/2021), dati flusso ISS. L’incidenza rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.

Nel periodo 11 – 24 agosto 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,92– 1,01), prossimo alla soglia epidemica ed in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente. Si osserva una lieve diminuzione anche dell’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1 (0,97-1.04) al 24/8/2021 vs Rt=1.04 (1.00-1.09) al 17/8/2021), pari alla soglia epidemica. La elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in aumento al 6,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in aumento da 504 (24/08/2021) a 544 (31/08/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta leggermente al 7,3%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 4.036 (24/08/2021) a 4.252 (31/08/2021).

17 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato, secondo il DM del 30 Aprile 2020. Le restanti 4 Regioni risultano classificate a rischio basso.

Sette Regioni/PPAA riportano allerte di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

In lieve aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (15.951 vs 15.443 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti resta costante (34% vs 34% la scorsa settimana). In lieve diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (44% vs 46%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening, dato costante rispetto la settimana precedente.

La circolazione della variante delta è prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale.

Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.

È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

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