Home » Cuore: perché si esegue la risonanza magnetica con mezzo di contrasto

Cuore: perché si esegue la risonanza magnetica con mezzo di contrasto

Che differenza c'è tra la risonanza magnetica al cuore con mezzo di contrasto e non. In che modo bisogna prepararsi. Vediamo

di Melania Sorbera

Il cuore svolge una funzione importante, quella di pompare sangue in tutto l’organismo, trasportando ossigeno e nutrienti a tutte le cellule. Dal canto loro, le cellule restituiscono al cuore anidride carbonica e sostanze di scarto. Il sistema di vene e arterie che irrorano il tessuto cardiaco, ne garantiscono l’ossigenazione.

LA RISONANZA MAGNETICA DEL CUORE

La risonanza magnetica del cuore rappresenta un esame di secondo livello prescritto, in genere, per valutare disturbi, patologie a carico del cuore e delle valvole cardiache.

Tra le principali patologie che possono essere diagnosticate, vi sono:
la miocardite
 una cardiopatia ischemica
 cardiomiopatie dilatative
 cardiopatie congenite
 cardiomiopatie ipertrofiche
 valvulopatie
 malattie del pericardio
 malattie dell’aorta
 disfunzioni e malformazioni delle coronarie

Può, inoltre, essere impiegata per valutare la presenza di patologie vascolari.

LA RISONANZA MAGNETICA DEL CUORE CON MEZZO DI CONTRASTO

La risonanza magnetica del cuore, con mezzo di contrasto, permette di visualizzare la presenza di danni strutturali del cuore, sia pregressi che recenti, come ad esempio quelli procurati da un infarto, una miocardite, un’infiammazione del pericardio, una malformazione alle valvole cardiache, fibrosi, tumori.

Si tratta di un esame in molti casi, ad esempio nei cardiopatici, fondamentale per rilevare informazioni essenziali per la diagnosi stratificata. È più che altro un esame radiologico specialistico, che fornisce informazioni di grande dettaglio circa la morfologia e la funzionalità del muscolo cardiaco. Ad esempio utile nelle patologie che riguardano le valvole cardiache.

Il cuore ha quattro valvole che fanno in modo che il sangue scorra nella direzione giusta. Se queste valvole non si aprono più a sufficienza rallentano il normale flusso del sangue, mentre, se non si chiudono più bene, il sangue rifluisce nel cuore. Queste patologie possono essere causate da difetti congeniti oppure acquisiti nel corso della vita, ad esempio da infiammazioni reumatiche o batteriche, traumi o malattie del muscolo cardiaco e dei vasi, ischemie o infarti, dall’aterosclerosi.

Sono previste particolari norme di preparazione?

La risonanza magnetica del cuore non richiede particolari preparazioni. In ogni caso ogni struttura darà delle indicazioni al paziente.

Prima della procedura, in genere, si viene sottoposti ad una accurata anamnesi per rilevare eventuali allergie, ad una visita cardiologica e un’analisi della funzione renale. Il giorno della procedura è raccomandato un digiuno di almeno 4-6 ore; prima dell’esame, è richiesto inoltre di rimuovere eventuali oggetti metallici, trucco o lenti a contatto.

È sempre buona norma informare il personale sanitario se si è stati sottoposti ad interventi con applicazione di stent coronarici, se sono presenti suture sternali post cardiochirurgiche oppure se si è portatori di impianti e protesi.

L’esame non può, invece, essere effettuato dai pazienti portatori di pacemaker o dispositivi ad attivazione magnetica. La somministrazione del mezzo di contrasto avviene per via endovenosa, non risulta dolorosa e non comporta particolari rischi.

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità

Canali 15 e 81 del DGTV in Sicilia

Pubblicità