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Disturbo Borderline: riconoscerlo in tempo permette di vivere bene

Il disturbo di personalità Borderline è caratterizzato dall’instabilità di stati d’animo, associata a problemi specifici e significativi nella gestione del sé. Vediamo di cosa si tratta.

DISTURBO BORDERLINE: COS’È

Il disturbo Borderline è caratterizzato da una instabilità pervasiva nell’immagine di sé e nei rapporti interpersonali, da un’eccessiva ipersensibilità, da estreme fluttuazioni dell’umore e impulsività. Da qui la difficoltà a elaborare e gestire le proprie emozioni nella vita di tutti i giorni.

Ancor più, gli elementi specifici sono: l’intolleranza a  rimanere soli e la percezione di essere cattivi. I pazienti fanno sforzi frenetici per evitare l’abbandono, generando crisi e minacciando il suicidio perché hanno paura del rifiuto.

Tendono a cambiare la loro visione degli altri bruscamente e drammaticamente, possono idealizzare una persona nelle prime fasi del rapporto, condividere tutto, improvvisamente, sentire che la persona non si preoccupa abbastanza e arrabbiarsi con la persona. Questo passaggio dall’idealizzazione alla svalutazione riflette il modo di pensare in bianco e nero.

Hanno difficoltà a controllare la loro rabbia e spesso diventano inadeguati e intensamente arrabbiati. Dopo lo sfogo, spesso provano vergogna e si sentono in colpa, rafforzando la loro sensazione di essere cattivi. Benché spesso si vedano cattivi, a volte provano la sensazione che non esistono affatto, ad esempio, quando qualcuno che si preoccupa per loro li ignora.

Spesso sabotano se stessi quando sono in procinto di raggiungere un obiettivo. Per esempio, possono lasciare gli studi poco prima della laurea, o possono rovinare una relazione promettente. L’impulsività che porta all’autolesionismo è comune.

QUANDO SI MANIFESTA

Circa il 75% dei pazienti con diagnosi di questo disturbo è di sesso femminile ma nella popolazione generale degli Stati Uniti, il rapporto tra uomini e donne è 1:1. Questi tratti così particolari della personalità, compaiono tra l’adolescenza e la prima età adulta e si manifestano attraverso una varietà di situazioni e contesti della vita del soggetto, relazionale, professionale e familiare.

LE CAUSE

Le cause non sono completamente comprese ma è condivisa l’opinione che questa condizione dipenda da più fattori: ambientali, biologici e genetici. Questi interverrebbero nel corso dello sviluppo dell’individuo, influenzandone il comportamento ed il pensiero.

Un ruolo importante può essere la crescita in un ambiente invalidante, nel quale l’espressione delle emozioni, dei pensieri e delle sensazioni fisiche non solo non viene riconosciuta, ma spesso viene banalizzata con reazioni inappropriate. Una carenza affettiva, una famiglia molto autoritaria o un evento traumatico, anche la perdita, l’abbandono e il bullismo possono contribuire alla crescita del disturbo.

Alcuni studi suggeriscono che possa essere ereditato o fortemente associato ad altri disturbi della salute mentale tra i membri della famiglia. Altri studi ne rivelano il legame con i fattori fisiologici e ormonali, ad esempio, è stato associato ad un’attività eccessiva in parti del cervello che controllano l’esperienza, l’espressione delle emozioni e l’impulsività ma si è visto che a volte il disturbo è presente senza di questi.

DISTURBI DI PERSONALITÀ

La diagnosi è clinica e deve essere differenziale. Alcuni pazienti soddisfano i criteri per più di un disturbo di personalità. Nel disturbo borderline l’umore e il comportamento cambiano rapidamente in risposta a fattori stressanti, specialmente quelli interpersonali, mentre nel disturbo bipolare, l’umore è più sostenuto e meno reattivo e le persone hanno spesso cambiamenti significativi di energia e attività.

Nel disturbo narcisistico di personalità i pazienti possono essere alla ricerca dell’attenzione ed essere manipolativi ma i pazienti con disturbo borderline di personalità si vedono anche cattivi e si sentono vuoti. L’immagine negativa di sé, legami instabili, la sensibilità al rifiuto, caratteristiche di spicco del disturbo borderline di personalità, di solito sono assenti nei pazienti con un disturbo dell’umore o d’ansia.

TRATTAMENTO

Il trattamento del disturbo borderline di personalità prevede psicoterapia, con la terapia cognitivo e dialettico comportamentale e farmaci. Se la terapia è adeguatamente seguita i miglioramenti permettono al soggetto di vivere una vita normale e soddisfacente.

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