Home » Dolore pelvico cronico: una diagnosi difficile

Il dolore pelvico è un sintomo femminile diffuso che coinvolge la parte bassa del ventre e può dare origine a diverse patologie. Una delle più diffuse è la vulvodinia, come riconoscerla e come trattarla? Ne parliamo con Luisa Rita Barbaro, ginecologa, oncologa, sessuologa.


COS’È IL DOLORE PELVICO CRONICO?

Il dolore pelvico cronico è una forma di dolore che può essere causata da molte patologie, tra cui l’endometriosi, la fibromialgia e la neuropatia. Mentre il dolore acuto rientra nel campo dell’emergenza medica, il dolore pelvico cronico può causare problemi a lungo termine e richiedere un trattamento specifico.

L’endometriosi è una delle patologie più comuni che causa dolore al basso ventre. È una malattia tangibile che può essere diagnosticata attraverso una serie di esami e test specifici. La fibromialgia e la neuropatia, d’altra parte, sono due patologie meno conosciute ma altrettanto dolorose.

La fibromialgia è una condizione che causa dolore muscolare diffuso e altri sintomi come affaticamento, disturbi del sonno e difficoltà cognitive. La neuropatia, invece, è una malattia che colpisce il sistema nervoso e può causare formicolio, intorpidimento e dolore lancinante.

È importante comprendere che ila patologia può avere molte cause diverse e che il trattamento dipenderà dalla patologia sottostante. Se si sospetta di avere un problema di dolore pelvico cronico, è importante consultare un medico specialista per una valutazione accurata e un trattamento appropriato.

COME AVVIENE LA DIAGNOSI?

La diagnosi di questa patologia avviene in modo clinico, attraverso l’osservazione dei sintomi del paziente. Il dolore pelvico cronico può manifestarsi con bruciore, dolore continuo nella zona aperta con idea in un punto preciso, ed è importante escludere altre cause come raggi micheli vaginosi o endometriosi.

Una volta diagnosticata, la terapia per il dolore pelvico cronico non è standardizzata, ma deve essere costruita sulla base delle esigenze individuali della paziente. Il farmaco principale utilizzato è la mitriptilina, un antidepressivo che agisce anche come antinfiammatorio.

La prescrizione di altri farmaci come gli antiepilettici e gli antiossidanti può aiutare a ottenere una risposta terapeutica ottimale, riducendo al minimo gli effetti collaterali.

Inoltre, la paziente può assumere integratori come l’acido alfa lipoico e la vitamina D, che aiutano a combattere l’infiammazione. È importante, inoltre, che la paziente diventi consapevole della patologia e impari a gestirla, accettando il fatto che i sintomi possono ripresentarsi nel corso della vita.

La paziente può imparare a conoscere meglio il proprio corpo e a gestire la propria sessualità, adattandosi alle esigenze individuali.

Nei casi più avanzati, si può intervenire con terapie come la TENS (stimolazione elettrica transcutanea dei nervi) per ridurre l’ipersensibilità e l’ipertono. Tuttavia, non è detto che la patologia scompaia del tutto, ma può essere controllata con una gestione adeguata della propria sessualità e del proprio stile di vita.

COME PREVENIRE LA PATOLOGIA?

Fortunatamente, esistono dei modi per prevenire e trattare questo disturbo.

La proposta di legge in Lombardia è un passo importante verso la prevenzione e la cura del dolore pelvico cronico, ma ci sono anche altre strategie che possono essere adottate per prevenirlo e trattarlo.

Una dieta equilibrata è una parte importante di qualsiasi programma di prevenzione del dolore pelvico cronico. La dieta mediterranea, ad esempio, può essere una buona scelta per le persone che vogliono prevenire questo disturbo. Inoltre, evitare cibi che possono irritare il tratto urinario e aumentare l’infiammazione può essere utile.

Anche l’attività fisica può essere un modo efficace per prevenire il dolore pelvico cronico. Uno studio ha dimostrato che un programma di esercizio regolare può ridurre significativamente i sintomi del dolore pelvico cronico.

La terapia può essere utile per alleviare i sintomi del dolore pelvico cronico. Alcune terapie possono includere massaggi, terapia fisica e psicologica, o farmaci specifici.

Tuttavia, è importante notare che il dolore pelvico cronico può essere una patologia complessa e multidimensionale, quindi può richiedere un approccio integrato. Una diagnosi tempestiva e una valutazione specialistica possono essere fondamentali per ottenere il miglior trattamento possibile.

Purtroppo, può essere una malattia poco compresa e sottovalutata. Una maggiore consapevolezza e informazione sulla patologia possono aiutare a prevenirne l’insorgenza e ad affrontarla in modo efficace.

Infine, è importante sottolineare l’importanza di una formazione specifica per medici e specialisti che si occupano di questa patologia. Un’adeguata conoscenza della malattia e dei suoi sintomi può aiutare a migliorare la diagnosi e il trattamento.

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