Home » Edilizia sanitaria e tamponi scaduti in Sicilia

Le strutture sanitarie e i reparti legati alla pandemia da Covid-19 funzionano a regime?È possibile che l’amministrazione sanitaria utilizzi tamponi scaduti? Ne parliamo con Giorgio Pasqua, deputato regionale del Movimento 5 stelle in Sicilia e componente della Commissione parlamentare Sanità e con Claudio Melchiorre, presidente del Movimento elettori consumatori.


TRASFORMAZIONE DELLE STRUTTURE SANITARIE IN RISPOSTA ALL’EMERGENZA COVID-19

In Sicilia, alcune province hanno aperto nuove strutture sanitarie per far fronte all’emergenza Covid-19. Altre, invece, hanno trasformato i presidi ospedalieri esistenti, originariamente dedicati alla degenza ordinaria, in strutture per il Covid-19.

Questo ci porta a fare un’analisi della situazione attuale. Nel corso degli ultimi mesi, si sono verificate alcune inaugurazioni di nuove strutture sanitarie in Sicilia. Tuttavia, spesso si è osservato un ritardo significativo tra l’annuncio dell’inaugurazione e l’effettiva apertura delle strutture. Questi ritardi sollevano interrogativi sulle tempistiche e sul collaudo delle opere eseguite.

CARENZA DI POSTI LETTO IN TERAPIA INTENSIVA IN SICILIA

La situazione dell’assistenza ospedaliera in Sicilia, in particolare per quanto riguarda le terapie intensive, è preoccupante. Nel 2019, erano attivi soltanto 364 posti letto di terapia intensiva in tutta la Sicilia, già insufficienti allora e ancor di più durante l’epidemia in corso.

MANCANZA DI POSTI LETTO REALI IN TERAPIA INTENSIVA

Nonostante il governo centrale abbia chiesto alle regioni di aumentare il numero di posti letto in terapia intensiva, la situazione in Sicilia è ancora critica. Attualmente, i posti letto reali non superano i 550, nonostante sul sito del Ministero della Salute risulti un report che indica la presenza di 846 posti disponibili.

Tuttavia, è importante precisare che molti di questi posti letto sono solo legati all’emergenza e non rappresentano una soluzione a lungo termine.

LA SITUAZIONE GENERALE DELL’EDILIZIA SANITARIA IN SICILIA

Oltre alle problematiche specifiche legate alla gestione dell’emergenza Covid-19, bisogna analizzare anche la situazione generale dell’edilizia sanitaria in Sicilia. Gli investimenti destinati al settore sono stati limitati, solo una parte dei fondi stanziati sono stati effettivamente utilizzati per migliorare le strutture ospedaliere siciliane.

Uno dei principali ostacoli nella realizzazione di nuove strutture sanitarie in Sicilia è stato rappresentato dalla presenza di importanti riferimenti archeologici nei luoghi scelti per la costruzione. Questo ha comportato la necessità di scavi archeologici preliminari e ha rallentato i tempi di realizzazione delle strutture.

SFIDE NELL’EDILIZIA SANITARIA SICILIANA

La gestione centralizzata dell’edilizia sanitaria da parte di persone che potrebbero non conoscere a fondo le realtà locali ha portato a decisioni non sempre ottimali. Si sostiene che se tali responsabilità fossero state affidate ai tecnici dell’ASP di Siracusa ad esempio, con adeguati finanziamenti, l’ospedale potrebbe essere già stato completato con i relativi servizi di pronto soccorso e terapia intensiva.

LA GESTIONE DELL’EMERGENZA IN SICILIA

Attualmente, in Italia, la percentuale di posti letto occupati nelle terapie intensive da pazienti Covid-19 è del 16% in media, mentre in Sicilia è del 17%. Sebbene la differenza possa sembrare piccola, è essenziale garantire una gestione ottimale dei reparti per l’ordinaria degenza e per i malati di COVID-19.

Questa situazione è straordinaria e pone l’accento sulla necessità di ripensare l’organizzazione del sistema sanitario, che attualmente sembra concentrarsi solo sui casi gravi e sulle emergenze, a discapito di altre specializzazioni.

SOLUZIONI PER UN’EDILIZIA SANITARIA OTTIMIZZATA

Per migliorare la situazione dell’edilizia sanitaria in Sicilia, è necessario:

  • Coinvolgere i territori nella pianificazione della rete ospedaliera
  • Ridistribuire le risorse in modo equo
  • Controllare efficacemente la sanità siciliana per garantire la sicurezza dei pazienti
  • Promuovere la trasparenza e una visione di insieme comune
  • Contrastare gli errori del passato
  • Avviare una sanità efficiente ed equa

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