Home » Epatite C: i nuovi farmaci possono eliminarla

Epatite C, i nuovi farmaci salvano la vita. L’eccellenza abita in Sicilia. Ne parliamo con il Dott. Francesco Benanti, infettivologo, Dipartimento Malattie Infettive dell’Ospedale Garibaldi di Catania.


COS’È L’EPATITE C E PERCHÈ È UNA MALATTIA DIFFICILE DA COMBATTERE?

L’epatite C è una malattia infettiva causata da un virus chiamato virus dell’epatite C (HCV). Questo virus è noto come “C” perché è stato identificato successivamente ad altri virus dell’epatite, come l’epatite A e l’epatite B. L’HCV prende di mira il fegato, svolgendo la sua attività replicativa all’interno delle cellule epatiche.

Tuttavia, l’HCV non si limita al fegato, ma può anche localizzarsi in altri organi e tessuti, causando correlazioni con alcune patologie extraepatiche.

Una delle sfide principali nell’affrontare l’epatite C è che il virus ha una straordinaria capacità replicativa all’interno delle cellule epatiche, producendo una grande quantità di virus durante la replicazione caotica.

Questa replicazione e le conseguenti mutazioni del virus possono consentire all’HCV di eludere il sistema immunitario nelle prime fasi della malattia, portando alla sua persistenza e alla progressione verso una forma cronica. Questo, a sua volta, può causare una serie di complicanze che hanno causato problemi significativi nella gestione dei pazienti nel corso degli anni.

MODALITÀ DI TRASMISSIONE

Il principale modo di trasmissione del virus dell’epatite C è quello che definiamo “parenterale”, ovvero tramite il contatto diretto con sangue infetto. Ad esempio, in passato si sono verificati casi di infezione attraverso trasfusioni di emoderivati infetti. Fortunatamente, tali incidenti sono diventati molto rari grazie alle misure di sicurezza attuate nel sistema sanitario.

Altre vie parenterali di trasmissione includono lo scambio di siringhe tra consumatori di droghe endovenose e gli incidenti in cui operatori sanitari vengono punti accidentalmente da aghi infetti. Esiste anche una via parenterale chiamata “inapparente”, che riguarda pratiche sociali come tatuaggi, piercing e l’uso condiviso di oggetti taglienti come rasoi e strumenti per la manicure.

Esistono anche altre vie di trasmissione meno comuni, come la trasmissione verticale da madre a figlio durante la gravidanza, sebbene non sia una via molto frequente, e la trasmissione sessuale, che può verificarsi ma solitamente non rappresenta una percentuale elevata delle infezioni.

I NUOVI FARMACI EFFICACI CONTRO IL VIRUS

L’epatite C è una malattia che ha causato notevoli preoccupazioni a causa dell’impatto sulla qualità di vita dei pazienti, degli effetti collaterali dei trattamenti e delle lunghe terapie richieste. Tuttavia, negli ultimi anni, sono stati introdotti nuovi farmaci che hanno rivoluzionato il trattamento dell’epatite C.

Prima dell’avvento di questi nuovi farmaci, i trattamenti erano basati principalmente sull’utilizzo di interferoni, che avevano un’efficacia modesta nel debellare il virus. Inoltre, la terapia richiedeva iniezioni frequenti e poteva causare una serie di effetti collaterali sgradevoli. Questo ha reso difficile per i pazienti aderire al trattamento e ha limitato i risultati positivi.

Tuttavia, i nuovi farmaci antivirali diretti rappresentano un nuovo paradigma nel trattamento dell’epatite C. Questi farmaci agiscono direttamente sul virus, inibendo i suoi meccanismi di replicazione. Ciò ha portato a un’efficacia sorprendente nel debellare il virus, con percentuali di successo che si avvicinano al 100%.

QUALI SONO I VANTAGGI DEI NUOVI FARMACI PER L’EPATITE C?

I nuovi farmaci antivirali sono molto meglio tollerati rispetto agli interferoni. Gli effetti collaterali sono minimi e raramente richiedono la sospensione del trattamento. I pazienti riportano solo lievi sintomi come cefalea o intolleranza gastrica, che tendono a scomparire dopo le prime somministrazioni.

Un altro vantaggio significativo dei nuovi farmaci è la durata del trattamento. Le terapie sono diventate molto più brevi, con una durata di 8-12 settimane. Inoltre, le dosi sono semplici da seguire, con una o al massimo tre pillole al giorno.

Grazie a questi nuovi farmaci, la percentuale di successo nel trattamento dell’epatite C è notevolmente aumentata, quasi raggiungendo il 100%. Tuttavia, è importante distinguere tra l’eradicazione del virus e lo stadio della malattia. Sebbene il virus venga eliminato, i danni causati al fegato possono richiedere ulteriori interventi, come il trapianto in casi avanzati di cirrosi o carcinoma epatico.

In Italia, il sistema sanitario nazionale ha risposto positivamente a questa nuova opzione terapeutica. Gli ambulatori dedicati all’epatite C sono presenti e possono coprire il fabbisogno della popolazione. Nel corso degli anni, sono state implementate politiche di rimborso che permettono l’accesso al trattamento per tutti i pazienti, indipendentemente dallo stadio della malattia.

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