Home » Implantologia cocleare, al CEFPAS l’Executive Master per specialisti

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la sordità colpisce circa 350 milioni di persone. Al tempo stesso la prevalenza di sordità infantile è tra l’1 e l’1,5 % ogni mille nati vivi.  Senza un intervento diagnostico e riabilitativo i sordi adulti sarebbero condannati a fenomeni di emarginazione sociale, a disturbi cognitivi e a possibili rischi di perdita dell’equilibrio e conseguenti cadute.

Per i sordi preverbali, quelli con sordità contratta prima del dodicesimo anno di età, alle conseguenze già descritte per l’adulto vanno aggiunti i problemi legati al mancato apprendimento del linguaggio. Relativamente al bambino che nasce sordo o che lo diviene nei primi anni di vita, si aggiunge il mancato apprendimento del linguaggio. La perdita uditiva impedisce un corretto sviluppo delle abilità linguistiche influendo sulla comunicazione, sul comportamento, sullo sviluppo socio emotivo e sull’andamento scolastico del bambino. Se si comprende l’importanza di una diagnosi precoce di sordità (sia dell’adulto che del bambino), occorre ora fare riferimento alle possibilità che la medicina offre oggi, se non per eliminare la menomazione, per ridurre sia le disabilità che la relativa condizione di handicap.

Il SSN oggi offre la possibilità della concessione gratuita di sussidi protesici personalizzati sia analogici che digitali. Ma questi talvolta non sopperiscono alle esigenze dell’utente soprattutto nei casi di sordità più grave. Da qualche decennio, si è proposta anche l’applicazione degli impianti cocleari, dispositivi medico-elettronici progettati per quelle persone con perdita dell’udito da grave a profonda, che non traggono beneficio dalle protesi acustiche convenzionali. L’impianto trasforma i suoni in segnali elettrici, trasmettendoli,” saltando” la coclea danneggiata. L’impianto cocleare viene applicato, in convenzione con il SSN, con un intervento chirurgico, che oggi possibile effettuare in Sicilia a Messina, a Catania e a Palermo.

Si vuole evidenziare che l’intervento chirurgico di applicazione dell’impianto cocleare rappresenta solo un momento, e neanche il più difficile, dell’iter riabilitativo del sordo profondo, dovendo ad esso seguire i momenti di attivazione dell’impianto, di mappaggio e l’iter logopedico. In quest’ottica, i centri implantologici siciliani sono già forniti delle figure tecniche (audiometristi, logopedisti, audioprotesisti) necessarie alla successiva personalizzazione di questo sussidio. Come spesso avviene in questi casi, il tema non pertanto solo di tipo scientifico, ma sociale e la finalità che si vuole raggiungere non è limitata all’informazione sanitaria ma sociale.

In Italia e non solo in Sicilia, il 73 per cento delle persone con una perdita uditiva da moderata a profonda non conosce gli impianti cocleari come possibile trattamento. Solo il 5% dei sordi profondi è portatore di impianti cocleari, si comprende, in tal senso, come tutte quelle conseguenze neuropsichiatriche che la sordità è in grado di determinare siano in agguato nonostante la Medicina ed il Servizio sanitario regionale ne offrano soluzione.

Con l’obiettivo di proporre un percorso informativo e formativo, rivolto non solo al personale medico composto da audiologi e otorinolaringoiatri, medici di medicina generale, pediatri, geriatri, psicologi, psichiatri, neurologi, tecnici audiometristi ed audioprotesisti, logopedisti, audioprotesisti, ma a tutti quanti operano sul territorio, il CEFPAS organizza l’executive Master in “Implantologia Cocleare. Moderne prospettive per il sordo profondo” programmato dal 28 marzo al 4 ottobre 2022. Il percorso formativo punta ad aggiornare le conoscenze degli specialisti territoriali del settore nel campo della riabilitazione chirurgica ed audioprotesica del sordo, della metodica implantologica, valorizzando le risorse assistenziali specifiche delle quali la Regione Siciliana già dispone.

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