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La bronchiolite nei neonati può comportare complicanze gravi. Ma che cos’è la bronchiolite? Quali sono i sintomi? Su cosa si basa la diagnosi? In cosa consiste il trattamento? Vediamo.

BRONCHIOLITE NEI NEONATI: DIAGNOSI E CURA

La bronchiolite nei neonati può comportare complicanze gravi. Come affrontarla? Ne parliamo con Vincenzo Duca, direttore di Neonatologia dell’Ospedale Ingrassia, Asp di Palermo.


CHE COS’È LA BRONCHIOLITE?

La bronchiolite è un’infezione che colpisce l’apparato respiratorio inferiore dei lattanti e dei bambini con meno di 24 mesi di vita. Nel corso del primo anno di vita, la bronchiolite colpisce circa 11 bambini su 100, tuttavia, in occasione di alcune epidemie, questa proporzione è risultata notevolmente più alta.

È causata generalmente da virus: il virus respiratorio sinciziale; il virus del raffreddore comune o una normale parainfluenza.

QUALI SONO I SINTOMI?

I sintomi includono:
rinorrea
febbre
 tosse
respiro sibilante
difficoltà respiratoria

Sono gli stessi di un raffreddore comune:
rinorrea
 starnuti
 febbre lieve
 tosse

Dopo diversi giorni, i bambini sviluppano difficoltà respiratoria, accompagnata da respiro accelerato e un aggravamento della tosse. In genere emettono un suono acuto all’espirazione.

SU COSA SI BASA LA DIAGNOSI?

Si basa sui sintomi e sull’esame obiettivo. I più gravi respirano rapidamente e superficialmente, sforzando molto i muscoli respiratori, e mostrano alitamento delle narici durante l’inspirazione. Appaiono esigenti e ansiosi e rischiano di disidratarsi a causa del vomito e della difficoltà ad assumere liquidi. A volte vi è febbre, ma non sempre. Alcuni bambini sviluppano anche un’infezione dell’orecchio.

All’ospedale Ingrassia sono stati riservati 3 posti letto di terapia subintensiva per i piccoli pazienti con bronchiolite, 4 posti di terapia intensiva e altrettanti di terapia subintensiva.

IN COSA CONSISTE IL TRATTAMENTO?

Il trattamento è primariamente di supporto al bambino durante il decorso della malattia, sotto forma di liquidi e occasionalmente ossigeno. Durante la malattia, il bambino deve assumere frequentemente liquidi in piccole quantità.

In caso di aumento della difficoltà respiratoria, colorito bluastro della pelle, stanchezza e disidratazione, il bambino deve essere portato in ospedale. In ospedale è ossigenato Possono essere tentati farmaci inalati che liberano le vie respiratorie.

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