Home » Logopedia nei bambini: quando serve

Quali sono i disturbi del linguaggio. Il logopedista ci aiuta a capire quando un bambino ha bisogno di terapia. Ne parliamo oggi con Danilo Diotti, logopedista e psicologo della Neuropsichiatria Infantile dell’Asl 3 Genova, Liguria.


CHE COS’È LA LOGOPEDIA?

La logopedia è una disciplina sanitaria che si occupa della prevenzione, della valutazione, e, se necessario, dell’intervento sulla comunicazione umana orale e scritta, e sulla deglutizione. La logopedia abbraccia varie fasce di vita, dall’età evolutiva all’età adulta e geriatrica. Il logopedista interviene in tutte le fasi dell’apprendimento del linguaggio, fin dalla nascita.

COME AVVINE L’ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO NEI BAMBINI?

I bambini acquisiscono il linguaggio in maniera naturale con la sola esposizione. Ci sono quindi delle fasi principali in cui i bambini raggiungono determinati obiettivi e competenze:

  1. Prima fase che va dagli 0 ai 8 mesi. In questa fase, parliamo di un emergere della comunicazione intenzionale, i genitori danno significato a quello che il bambino esprime con i gesti e con lo sguardo.
  2. Intorno ai 9 mesi, la comunicazione arriva in una fase che viene detta intenzionale, e iniziamo a vedere i bambini che richiedono degli oggetti e ad indicare.
  3. Dopo la fase di intenzionalità, arriviamo alla fase della relazione. Si parla di due principali fasi: lallazione e la narrazione. L’allazione canonica sono i classici suoni che sentiamo nei primi mesi di vita del bambino che di solito sono formati da poche consonanti e vocali.
  4. Solo successivamente, verso i 9-10 mesi, la narrazione si trasforma in variata, e il bambino utilizza molti più fonemi, più consonanti e vocali,
  5. Emergere della prima parola che avviene all’incirca dai 18 ai 24 mesi, una fase di esplosione del vocabolario.

QUALI SONO I PRINCIPALI DISTURBI DEL LINGUAGGIO?

Il linguaggio è una funzione molto complessa, e possiamo trovare un deficit di linguaggio in veramente tantissimi disturbi e tantissime difficoltà. Non sempre è un disturbo, ma ci sono due principali categorie di bambini che possiamo individuare come bambini che iniziano a sviluppare linguaggio ma non con i tempi fisiologici.

Tra i principali disturbi del linguaggio ci sono la disfasia, la disartria, la disprassia e la balbuzie. La disfasia è un disturbo che riguarda la comprensione e l’espressione del linguaggio, mentre la disartria è un disturbo che riguarda la pronuncia e la produzione del suono del linguaggio. La disprassia, invece, riguarda la coordinazione dei movimenti necessari per parlare e la balbuzie è un disturbo che riguarda la ripetizione o la ripetizione di suoni, sillabe o parole.

COME RICONOSCERE I DISTURBI DEL LINGUAGGIO NEI BAMBINI?

I disturbi del linguaggio nei bambini possono essere riconosciuti attraverso alcuni segnali, come difficoltà nella comprensione del linguaggio, difficoltà nella pronuncia delle parole, mancanza di interesse per il linguaggio e difficoltà a seguire istruzioni. È importante rivolgersi ad uno specialista in logopedia per una valutazione accurata del bambino.

COME SI CURANO?

La cura dei disturbi del linguaggio dipende dalla loro natura e dalla loro gravità. In generale, la terapia logopedica è la principale forma di trattamento per i disturbi del linguaggio. Questa terapia consiste in esercizi mirati che aiutano il bambino a migliorare la comprensione e l’utilizzo del linguaggio. In alcuni casi, potrebbe essere necessario l’utilizzo di strumenti di comunicazione alternativa o l’intervento di altri specialisti, come neuropsichiatri infantili o foniatri.

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