Home » Salute e cultura alimentare: il cibo può creare dipendenza?

Gli alimenti esercitano una forte influenza non solo sul corpo, ma anche su alcuni meccanismi cerebrali. Quanto è importante curarsi con il cibo. Di questo e altro ne parliamo con Silvio Buscemi, del Dipartimento ProMISE “Promozione della Salute, Materno-Infantile, di Medicina Interna e Specialistica di Eccellenza” del Policlinico Giaccone di Palermo.


LA DIPENDENZA DA CIBO: IL FENOMENO DEI CIBI ULTRA PROCESSATI

Negli ultimi anni, il consumo di cibi ultra processati è aumentato in modo esponenziale, contribuendo alla diffusione di una nuova forma di dipendenza: la dipendenza da cibo.

Questo tipo di alimenti, noti anche come “cibo spazzatura” o “junk food”, contengono elevate quantità di zuccheri semplici, sono ad alta densità calorica e spesso ricchi di altre sostanze in grado di interferire con i circuiti cerebrali della ricompensa.

Come altre dipendenze note, come quelle da droghe, alcol e tabacco, la dipendenza da cibo può essere altrettanto pericolosa e difficile da gestire. In molti casi, infatti, il consumo di cibi ultra processati non è dettato da una reale necessità fisica, ma da una vera e propria dipendenza che spinge le persone a consumarli.

Il fenomeno dei cibi ultra processati è stato accentuato dalla pandemia globale, che ha portato molte persone a trascorrere più tempo in casa e ad affrontare situazioni di stress ed ansia. In molti casi, il cibo è stato utilizzato come meccanismo di sedazione e tranquillizzazione, portando ad un incremento ponderale e a fenomeni di dipendenza ancora più accentuati.

La globalizzazione ha avuto un impatto significativo sul consumo di cibo, contribuendo all’urbanizzazione e alla diffusione di nuovi stili di vita. Questi cambiamenti hanno portato all’abbandono delle abitudini alimentari tradizionali, come la dieta mediterranea, e alla diffusione di cibi ultra processati in tutto il mondo.

Per contrastare la dipendenza da cibo e promuovere abitudini alimentari più sane, è importante fare attenzione alla scelta degli alimenti e cercare di ridurre il consumo di cibi ultra processati. Inoltre, è fondamentale fare attività fisica regolarmente e cercare di ridurre lo stress e l’ansia in modo sano ed equilibrato. La cultura alimentare mediterranea, con i suoi principi di equilibrio e moderazione, può fornire un’ottima guida per una dieta sana ed equilibrata.

LA DIPENDENZA DA CIBO: IL RUOLO DELL’URBANIZZAZIONE E DELLA GLOBALIZZAZIONE

Negli ultimi decenni, il mondo ha assistito ad un processo di urbanizzazione sempre più spinto, che ha portato all’abbandono delle periferie e dei borghi in favore della vita nelle città.

Questo fenomeno, spesso indotto dalla globalizzazione economica, ha avuto un impatto negativo sullo stile di vita delle persone, portando ad una riduzione dell’attività fisica e ad una variazione dell’alimentazione, con conseguente aumento della dipendenza da cibo.

Oggi, infatti, la dieta mediterranea, riferimento per una alimentazione sana e bilanciata, è stata abbandonata dalla maggior parte della popolazione, che consuma cibi ultra-processati ad alto contenuto calorico.

Questo stile di vita poco salutare ha prodotto una dilagare di condizioni critiche come l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari, che rappresentano un grave problema di salute pubblica.

Il processo di urbanizzazione, legato alla globalizzazione economica, ha prodotto tutto questo e richiede un approccio globale per essere arginato. Non si tratta solo di una questione medica, ma anche di una questione sociale ed economica che riguarda tutti i settori della società, a partire dagli amministratori e dai politici, che devono adottare politiche di umanizzazione delle città, favorendo la creazione di spazi verdi, aree gioco e sistemi di trasporto cittadino che incoraggino l’utilizzo di mezzi pubblici e la mobilità sostenibile.

Ma non solo. Anche i comunicatori, in particolare quelli che si rivolgono ai giovani, devono assumersi le loro responsabilità, evitando di promuovere cibi poco salutari e incoraggiando uno stile di vita sano e attivo fin dalla prima infanzia. Solo un approccio multidisciplinare, che coinvolga tutte le componenti della società, può garantire un cambiamento significativo e duraturo, che migliorerebbe la qualità della vita di tutti noi.

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità

Canali 15 e 81 del DGTV in Sicilia

Pubblicità