Home » Telemedicina, il futuro del sistema sanitario nazionale

Degenze ridotte del 25%, minori accessi negli ospedali, monitoraggio efficiente dei pazienti cronici e assistenza ottimale di pazienti tradizionali, ma anche triage virtuali. Tutto questo grazie alla telemedicina. Ne parliamo con Salvatore Di Somma, prof. Medicina Urgenza e Direttore della Scuola di specializzazione di Medicina d’Urgenza presso l’Università La Sapienza di Roma.


LA TELEMEDICINA: IL FUTURO DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

La pandemia da COVID-19 ha sottolineato l’importanza di portare la medicina sul territorio. Grazie alle tecnologie avanzate della telemedicina, è possibile fornire una buona qualità dell’assistenza sanitaria a distanza. Il monitoraggio in tempo reale dei pazienti colpiti dal virus, con la possibilità di seguirli in isolamento domiciliare, ha dimostrato il potenziale della telemedicina.

Sebbene il sistema non sia stato pienamente sfruttato durante l’emergenza, è chiaro che rappresenta una soluzione efficace per evitare ricoveri ospedalieri non necessari. Dall’esperienza positiva di monitoraggio di centinaia di pazienti, si intravede una nuova era in cui la telemedicina sarà parte integrante del sistema sanitario.

Riguardo al COVID-19, è importante mantenere un approccio realistico. Sebbene abbiamo assistito a una riduzione della forza del virus grazie alle misure di distanziamento sociale e agli stanziamenti, non possiamo considerarlo sconfitto. L’allentamento delle restrizioni potrebbe portare a un’ulteriore diffusione del virus, mettendo a rischio una potenziale seconda ondata. È fondamentale mantenere le precauzioni, come l’uso delle mascherine e il distanziamento sociale, per evitare un’eventuale tragedia.

QUALI SONO I VANTAGGI DELLA TELEMEDICINA?

Offre numerosi vantaggi per la gestione della pandemia e oltre. Il monitoraggio in tempo reale dei pazienti infetti, con la possibilità di seguire il loro stato di salute da casa, riduce la necessità di ricoveri ospedalieri. Tuttavia, è importante chiarire che la telemedicina non sostituirà completamente il sistema sanitario attuale, ma potrebbe gestire efficacemente il 30-35% delle attività attualmente gestite in ospedale o nei centri ambulatoriali.

Affinché possa essere pienamente integrata nel sistema sanitario, è necessario affrontare la questione della rimborsabilità. Attualmente, la mancanza di una direttiva nazionale crea incertezze sulla modalità di rimborso da parte del sistema sanitario. È indispensabile un approccio unificato per rendere la telemedicina accessibile a tutti i cittadini, garantendo il supporto delle istituzioni e la formazione adeguata degli operatori sanitari.

UN’OPPORTUNITÀ PER MIGLIORARE L’EFFICIENZA DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

La telemedicina rappresenta un’opportunità unica per migliorare l’efficienza del sistema sanitario, ridurre le ospedalizzazioni e offrire una migliore qualità di vita ai pazienti cronici. È fondamentale che il governo e gli amministratori sanitari lavorino insieme per sviluppare una legislazione chiara e fornire le risorse necessarie per l’implementazione di un sistema nazionale di telemedicina. In questo modo, potremo sfruttare appieno il potenziale della telemedicina e garantire un futuro migliore per il sistema sanitario nazionale.

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