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Telemedicina per monitorare i sintomi del Covid di medici e infermieri in quarantena dell’ASST Santi Paolo e Carlo

Sperimentazione tramite App per visitare a distanza gli operatori positivi dell’ASST Santi Paolo e Carlo

Milano, 23 Aprile 2020

Partito oggi il progetto di telemedicina per il monitoraggio a distanza degli operatori positivi COVID-19 dell’ASST Santi Paolo e Carlo. Video collegamenti, inserimento dei parametri di monitoraggio e messaggistica e reportistica organizzati in una semplice App scaricabile dal proprio smartphone.

Un panel di 100 operatori sanitari, suddivisi tra Ospedale San Paolo e San Carlo, risultati positivi al tampone per infezione da Sars-Cov-2 sono stati coinvolti nello studio previa somministrazione di consenso informato.

A ciascuno è stato chiesto di collegarsi alla un’App altamente intuitiva, disponibile su iOS e Android dove gli operatori sanitari “ospedalizzati a casa” inseriscono i dati relativi a parametri vitali, tra cui temperatura corporea, pressione sanguigna e saturazione periferica di ossigeno, seguiti da aggiornamenti giornalieri sullo stato dei sintomi.

Progetto e sperimentazione consentiranno di avere promemoria puntuali, messaggi personalizzati e visite mediche virtuali tramite videochiamate e attivazione automatica di un sistema di allarme in caso di evidenza di parametri gravemente compromessi.

L’équipe del Prof. Claudio Colosio, Medico Competente e Direttore della struttura di  Medicina del Lavoro e Centro Internazionale per la Salute Rurale dell’ASST dei Santi Paolo e Carlo, avrà il compito di monitorare i dati raccolti e dialogare con i dipendenti durante tutto il periodo dell’isolamento al fine di intervenire, in tempi rapidissimi,  laddove i dati evidenziassero situazioni di allarme.

Il datore di lavoro ha l’obbligo di tutelare la salute psico-fisica del personale – dichiara Matteo Stocco, Direttore Generale dell’ASST Santi Paolo e Carlo – Questa sperimentazione ci permetterà di avere una visione d’insieme di tutti gli operatori sanitari ordinati in base alla gravità dei sintomi del coronavirus.”

I risultati attesi sono ambiziosi: assicurare i dipendenti al proprio domicilio ma seguiti e monitorati come se fossero in reparto, prevenire il sovraccarico delle strutture ospedaliere con eventuale ricovero dei soli dipendenti con manifestazione clinica evidenziata, tutela della salute del personale sanitario grazie a una possibile riduzione del numero di contatti con operatori Covid-19 positivi, ottimizzare le risorse per la gestione di un grande numero di casi e centralizzare la raccolta dei dati clinici per scopi di ricerca e sviluppi futuri.

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