Home » Tumore della prostata: nuovi sviluppi e approcci terapeutici
Multimodalità di gestione del tumore della prostata nella fase iniziale. Nuovi sviluppi, approcci terapeutici e gestione degli effetti iatrogeni. Convegno ECM di uro-oncologia all’Istituto Oncologico del Mediterraneo.

La multimodalità di gestione della neoplasia prostatica nella fase iniziale. Nuovi sviluppi, approcci terapeutici e gestione degli effetti iatrogeni. Questo il titolo del convegno ECM di uro-oncologia che si è tenuto sabato 10 febbraio 2024, presso l’Istituto Oncologico del Mediterraneo di Viagrande, in provincia di Catania. Responsabile scientifico il dott. Dario Giuffrida, Direttore Dipartimento oncologico e oncologia medica IOM.

Il convegno era accreditato per psicologi, farmacisti, biologi e medici appartenenti alle seguenti discipline urologia, oncologia, anatomia patologica, radioterapia, medicina nucleare, diagnostica per immagini, medici di famiglia.

 

IL TRATTAMENTO DEL TUMORE DELLA PROSTATA

Il trattamento del tumore della prostata ha conosciuto negli anni un rapido cambiamento sia per la gestione, la quale oggi più che mai deve essere di tipo multidisciplinare, che per la presenza di nuove opportunità diagnostico/terapeutiche che hanno determinato notevoli miglioramenti della sopravvivenza.

La multidisciplinarità deve essere una realtà, ove il paziente deve sentirsi sempre più parte attiva, con immediati punti di riferimento e con una formazione che lo educhi a vivere (e non sopravvivere) modificando le abitudini di vita. La presenza di lungo-sopravviventi con nuove necessità di gestione delle tossicità iatrogene, necessita di un allargamento professionale, che vada dal medico di medicina generale ai professionisti nel territorio ed il confronto delle opinioni è obbligatorio ma non finalizzato solo al team. Esso infatti, deve rispecchiarsi con le necessità del paziente. Egli deve essere il protagonista assieme ai professionisti, della migliore scelta terapeutica. Oggi ciò è possibile con un trattamento personalizzato in base alle caratteristiche della malattia, al desiderio del paziente e alle sue condizioni di salute globale.

Il programma di presa in carico sarà personalizzato, e differisce in base allo stadio della malattia (dimensione e sede del tumore, coinvolgimento dei linfonodi ed eventualmente di altri organi), alle condizioni cliniche (presenza di altre patologie croniche concomitanti, stato funzionale, uso di altri farmaci etc.), all’età del paziente e non deve risentirne del divario tra pubblico e privato. A tutti in pari modo deve essere garantita la stessa qualità ed immediatezza terapeutica. Data la variabilità di condizioni e di approccio al paziente, un elemento cardine nel processo decisionale è legato alla condivisione delle opzioni di cura per e con il paziente che deve essere adeguatamente informato e consapevole della diagnosi, prognosi e dei possibili effetti indesiderati dei vari trattamenti, al fine di mettere in atto quanto consigliato per prevenirli ove possibile, o diminuirne l’entità.

Il confronto deve partire sin dalle prime fasi della patologia; il medico di medicina generale deve essere parte attiva del percorso.

 

DIAGNOSI E TERAPIA

Questo evento nasce per uno rapido confronto professionale con la necessità di mettere in campo ciò che in pratica dovrebbe avvenire nella gestione moderna di questa patologia, in special modo nelle fasi iniziali di diagnosi e terapia. Il PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) in tutto ciò, diventa cabina di regia, per una gestione specialistica e di qualità, con attenzione ai tempi di gestione ed ai percorsi.

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