Home » Urologia: la stenosi uretrale

Cosa fare in caso di stenosi uretrale? Come capire se ho una stenosi uretrale? Cosa può ostruire l’uretra? Quanto dura un intervento di uretroplastica? Ne parliamo con il prof. Salvatore Sansalone, Urologo-Andrologo dell’Università Tor Vergata di Roma e direttore del Poliambulatorio GI.SA. di Catania.

Cosa intendiamo per stenosi uretrale?

L’uretra è quel canale che porta le urine verso l’esterno dalla vescica e che scende verso il basso fino ad arrivare al pene e dal meato uretrale (quell’orifizio dell’uretra che permette il passaggio verso l’esterno dello sperma e dell’urina) espelle le urine.

Durante il suo tragitto ci può essere una ostruzione oppure un restringimento che impedisce la fuoriuscita delle urine e quindi lo svuotamento della vescica.

Quali sono i sintomi?

La sintomatologia è data da dei disturbi nella minzione. Il flusso è molto lento, anzi a volte lentissimo e nei casi addirittura si arriva alla mancata fuoriuscita delle urine, con quello che si chiama blocco urinario. Lì il paziente deve andare al pronto soccorso perché il blocco urinario significa che il paziente non urina più e ha dolori fortissimi. Si sente esplodere la vescica e deve andare appunto al pronto soccorso per trovare una soluzione.

Esami necessari per la diagnosi di stenosi uretrale

Per verificare di avere o meno questo problema, l’esame più banale in assoluto è quelo che si chiama uroflussometria, cioè il paziente viene in studio a vescica piena e lo si invita ad urinare dentro un contenitore attaccato ad una macchinario che misura la pressione della minzione. Da questo tracciato gli esperti valuteranno i valori e da lì riusciranno a capire se c’è o meno una stenosi o qualcos’altro.

É possibile confondere stenosi con l’ipertrofia prostatica?

Si, ma facciamo un chiarimento:

Nei giovani, il caso più grave prevede il blocco urinario e nel meno grave ha sintomi molto simili: ovvero il getto diminuito, l’aumentata frequenza ed il mancato svuotamento della vescica.

Purtroppo spesso questi pazienti giovani vengono trattati erroneamente come se avessero una prostatite.

Per distinguere le due cose, oltre a fare uroflussometria, dobbiamo fare un altro esame molto importante che si chiama cistoscopia.

Cosa è la cistoscopia?

La cistoscopia è un esame un pò invasivo:

si entra dentro con una sonda avente una telecamera per vedere tutto il lume uretrale, ma questo ha un limite: ovviamente se abbiamo una stenosi, la telecamera si ci arresta davanti come se ci fosse un muro. Vedendo tutto ciò che c’è nella parte anteriore ma lasciando la parte posteriore purtroppo non riusciamo ad andare oltre.

Prima di fare questo esame quindi è importantissimo farne un altro un pò meno invasivo, che si chiama uretrocistografia retrograda e minzionale.

Questa parola sembra una cosa grande e terribile ma non è altro che andare in radiologia, mettere un catetere sulla punta del pene ed iniettare del liquido con mezzo di contrasto.

Questo scattare delle “immagini” ci permette di vedere tutto ciò che riguarda la parte anteriore e anche posteriore.

Quindi si individua immediatamente dov’è la stenosi, la lunghezza e gli altri parametri molto importanti ai fini poi di quello che può essere il trattamento.

Chi può colpire?

La stenosi uretrale non è una patologia che in qualche maniera colpisce solo gli adulti ma anche i giovani. É una patologia che può colpire sia adulti che bambini perché le cause molto spesso simili.

Quali sono le cause?

L’uretra anatomicamente si divide in anteriore e posteriore, poi abbiamo l’uretra del pene e l’uretra che sta sotto, ovvero quella bulbare. Per esempio come cause si possono avere un’infezione o anche dei traumi per esempio da bambino e che poi si ripercuotono in una età adulta e quindi indistintamente si evince come possa colpire a qualsiasi età .

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità

Canali 15 e 81 del DGTV in Sicilia

Pubblicità