Home » Come preparare il bambino alla risonanza magnetica

I tempi della risonanza magnetica nucleare sono piuttosto lunghi e l’ampia gamma di suoni e rumori fanno dell’esame uno strumento stressante per i bambini. Come prepararli ad affrontarlo? Ne parliamo con la pedagogista Francesca Macca.


LA RISONANZA MAGNETICA IN ETÀ PEDIATRICA

La risonanza magnetica è diventata uno strumento diagnostico di grande importanza per esaminare i vari distretti corporei con l’utilizzo di campi magnetici e radiofrequenze. Questa metodica avanzata offre un’immagine dettagliata e rappresenta un completamento utile alla radiologia tradizionale.

Nel contesto pediatrico, la risonanza magnetica è particolarmente preziosa per diagnosticare e monitorare malformazioni congenite, malattie genetiche rare, traumi, tumori e altro ancora. La sua principale caratteristica vantaggiosa è l’assenza di radiazioni, riducendo così i rischi per il bambino.

Tuttavia, nonostante sia un esame indolore, la risonanza magnetica può risultare fastidiosa per i bambini. La necessità di rimanere immobili per tutta la durata dell’esame, che può variare dai 20 ai 60 minuti, in un ambiente chiuso che potrebbe generare sensazioni claustrofobiche, l’ospedale come ambiente non familiare, la strumentazione medica e i rumori forti, suscitano spesso paura e angoscia nei bambini.

In alcuni casi, viene utilizzata l’anestesia o la sedazione per aiutare il bambino a rimanere immobile, ma queste opzioni comportano un rischio di eventi avversi.

RISONANZA MAGNETICA: COME PREPARARE IL BAMBINO ALL’ESAME?

La preparazione alla risonanza magnetica è un approccio promettente che aiuta sia il genitore ad affrontare l’esame con maggiore serenità che il bambino ad adottare comportamenti che favoriscono la collaborazione. L’obiettivo principale di questa preparazione è educare il bambino a svolgere l’esame in modo tranquillo, riducendo l’ansia e la preoccupazione sia per il bambino che per i genitori.

Una delle strategie utilizzate per preparare il bambino alla risonanza magnetica è la simulazione. Mediante l’uso di materiali come una risonanza magnetica in cartone, è possibile creare un ambiente familiare e giocoso in cui il bambino può familiarizzare con l’esame. Spiegando i vari passaggi dell’esame attraverso il gioco e la narrazione di una storia, il bambino diventa protagonista dell’esperienza, mentre i genitori possono rassicurarlo che saranno vicini durante tutto il processo.

La preparazione include anche informazioni accurate sulla sequenza e la durata dell’esame, in modo che il bambino si senta coinvolto e partecipe. È importante rispettare i diritti del bambino, fornendo le informazioni necessarie sulle procedure mediche che lo riguardano. Questa preparazione non solo contribuisce a creare un ambiente più sereno, ma favorisce anche un’educazione all’incontro, all’ascolto, alla conoscenza e alla relazione con una progettazione di cura, come sostenuto da Ippocrate.

QUANTO È IMPORTANTE LA PRESENZA DEL GENITORE?

La preparazione del bambino alla risonanza magnetica riveste un ruolo cruciale per garantire un esame sereno e ridurre la necessità di anestesia o sedazione. In questo processo, la figura del genitore svolge un ruolo fondamentale. La presenza del genitore durante la simulazione e l’esame stesso rassicura il bambino e fornisce supporto emotivo.

Inoltre, il coinvolgimento di un pedagogista all’interno del team sanitario è di grande importanza. Il pedagogista, come figura specializzata nell’educazione e nell’aiuto, è in grado di elaborare un progetto educativo personalizzato per aiutare il bambino ad affrontare l’esame in modo tranquillo. Questo professionista svolge un ruolo di relazione di aiuto educativa nel contesto socio-sanitario e contribuisce all’umanizzazione delle cure.

La comunicazione chiara e veritiera con il bambino è essenziale in questo processo. Nonostante la giovane età, i bambini hanno una capacità di comprensione e necessitano di informazioni appropriate per affrontare l’esame. Il pedagogista si adatta al livello di sviluppo del bambino utilizzando il gioco e la narrazione per rendere le informazioni comprensibili e coinvolgenti.

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