Home » Covid-19 e gravidanza: le risposte alle principali domande.

In questa puntata la dott.ssa Elsa Viora, presidente Aogoi risponderà alle principali domande che in questo periodo di pandemia si pongono le donne in gravidanza.


CHE PROBABILITÀ HANNO LE DONNE IN GRAVIDANZA DI CONTRARRE IL COVID-19?

La gravidanza comporta cambiamenti del sistema immunitario, tuttavia, le donne in attesa, hanno lo stesso rischio di contrarre il virus rispetto alla popolazione generale e proprio per questo è fondamentale che seguano tutte le norme igieniche o comportamentali per evitare l‘infezione. Non sono soggette a un maggior rischio di contrarre l’infezione né a un maggior rischio di andare incontro a complicanze rispetto alla popolazione generale.

COVID-19 E GRAVIDANZA: COSA FARE NEL CASO IN LA MAMMA RISULTI POSITIVA AL COVID-19?

Nel caso in cui una donna in gravidanza o a rischio elevato di contrarre un’infezione, risulti positiva al Covid-19, in tutta Italia sono stati attivati dei percorsi specifici. Sono stati identificati anche parti degli ospedali e dei punti nascita opportunamente attrezzati per accogliere le donne positive. Nel caso di infezione documentata, possono partorire naturalmente o con cesareo, a seconda delle indicazioni materno-fetali che possono sussistere o delle condizioni della donna.

ALLATTAMENTO MATERNO: UN’IMPORTANTE STRUMENTO DI SALUTE PER LA MAMMA E PER IL BAMBINO

L’allattamento materno è un importante strumento di salute sia per la mamma che per il bambino, in quanto il latte materno contiene tutti i nutrienti necessari alla crescita del neonato e allo stesso tempo rinforza il sistema immunitario del bambino. Anche durante la positività al virus, l’allattamento materno deve essere sempre e comunque sostenuto, poiché secondo il report dell’Istituto Superiore di Sanità non è stato riscontrato il virus all’interno del latte materno. 

COVID-19 E GRAVIDANZA: COSA FARE SE LA MAMMA POSITIVA AL VIRUS DEVE ALLATTARE?

Se la mamma è risultata positiva al virus, l’allattamento materno va fatto se le condizioni materne lo consentono, va promosso, aiutato e sostenuto. Nel caso in cui la donna abbia contratto l’infezione e non sia in grado di allattare, si può sostenere la produzione di latte materno con l’aspirazione. In ogni caso, se le condizioni materne lo consentono, l’allattamento materno va sostenuto. Inoltre, esistono i tiralatte che possono permettere di superare quei pochi giorni di criticità della mamma, in modo che non venga persa la produzione di latte.

COMPLICANZE DEL PARTO E DEPRESSIONE POST PARTUM

Un’influenza durante la gravidanza raramente causa problemi al feto: il virus che provoca la malattia, infatti, non è in grado di raggiungere il nascituro, in quanto protetto dalla barriera della placenta. Il rischio di trasmissione fetale della malattia, quindi, si presenta solo se la placenta è lesionata. Per quanto riguarda il periodo post parto è, invece, importante sostenere le donne offrendo programmi di sostegno alla prevenzione della depressione e strutture territoriali che possano offrire un supporto concreto.

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