Home » Covid-19, report monitoraggio regioni: “Contagi in aumento. Proteggere fragili e anziani con booster”
Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità i dati del monitoraggio delle Regioni, a cura della Cabina di Regia, relativi alla settimana tra il 13 e il 19 giugno 2022. Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

Roma, 24 giugno 2022

Questa settimana notiamo una tendenza all’aumento dei casi di Covid-19 nel nostro Paese, e l’incidenza si fissa a 504 casi per 100.000 abitanti. Anche l’Rt è decisamente in crescita, 1,07, quindi torna di nuovo al di sopra dell’unità. Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva è, rispettivamente, al 7,9 e al 2,2%, quindi anche qua si nota una tendenza ad una lieve risalita, anche se siamo ben al di sotto della soglia critica. Data l’elevata velocità di circolazione virale, è bene ricordare che si può ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione utilizzando mascherine e, soprattutto in presenza di grandi aggregazioni di persone, allo stesso tempo proteggere le persone più fragili e più anziane con un’ulteriore dose booster“.

Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio Covid-19 sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.


Punti chiave:

Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 13 giugno – 19 giugno 2022 ai sensi del DM Salute 30 aprile 2020 e del periodo 17-23 giugno 2022 sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati nella settimana 13 giugno – 19 giugno 2022, hanno contratto l’infezione nella prima metà di giugno 2022.

Aumenta ancora l’incidenza: I dati del flusso ISS nel periodo 13/06/2022-19/06/2022 evidenziano una incidenza ancora in aumento e pari a 391 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente (251 per 100.000 abitanti nel periodo 06/06/2022-12/06/2022). Lo stesso trend si osserva nel periodo più recente censito nei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute (504 per 100.000 abitanti nel periodo 17/06/2022-23/06/2022 vs 310 per 100.000 abitanti nel periodo 10/6/2022-16/6/2022).

La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia d’età 30-39 anni con un’incidenza pari a 475 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente. Al momento, l’incidenza più bassa si rileva nella fascia di età >90 anni con un’incidenza di 229 casi per 100.000 abitanti.

Nel periodo 1 giugno – 14 giugno 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,07 (range 0,76-1,48), in aumento rispetto alla settimana precedente ed oltre la soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento ed anch’esso sopra la soglia epidemica: Rt=1,16 (1,11-1,21) al 14/06/2022 vs Rt=0,95 (0,91-1) al 07/06/2022. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Aumenta il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 che si situa al 2,2% (206/9.311) al giorno 21/06/2022, rispetto al 2,0% (183/9.315) al giorno 14/06/2022. Il numero assoluto di persone ricoverate in terapia intensiva aumenta, passando da 183 (14/06/2022) a 206 (21/06/2022), con un aumento relativo del 12,6%.

Aumenta il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale: era al 7,5% (4.803/64.309) il giorno 21/06/2022, rispetto al 6,5% (4.199/64.294) il giorno 14/06/2022. Il numero di persone ricoverate in queste aree è aumentato da 4.199 (14/06/2022) a 4.803 (21/06/2022) con un aumento relativo di circa il 14,4%.

Nessuna Regione/PA è classificata a rischio basso. 12 Regioni/PPAA sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020, mentre 9 Regioni/PPAA sono classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza; 2 di queste sono ad alta probabilità di progressione.

Tutte le Regioni/PPAA riportano una singola allerta di resilienza. Nove Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (9% vs 10% la scorsa settimana). Sostanzialmente stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 44%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (47% vs 47%). L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento.

Nonostante il periodo estivo in cui molte attività si svolgono all’aperto, si rileva un diffuso peggioramento del rischio epidemico. Si è completata la transizione ad una fase epidemica acuta caratterizzata da un forte aumento dell’incidenza, da una trasmissibilità al di sopra della soglia epidemica e da un aumento, al momento contenuto, nei tassi di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva.

In questa fase si ribadisce la necessità di continuare a rispettare le misure comportamentali individuali e collettive
previste/raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento.

L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.

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