Covid-19: confermata l’efficacia di anticorpi monoclonali e antivirali anche contro le nuove sottovarianti di Omicron. Un risultato importante vista la possibile nuova ondata in autunno.
COSA SONO ANTICORPI MONOCLONALI PER LA CURA DEL COVID-19?
Gli anticorpi monoclonali sono simili agli anticorpi che produciamo in risposta all’infezione, è un approccio terapeutico nuovo che utilizza anticorpi artificiali per prevenire l’infezione da Covid-19. Sono proteine prodotte in laboratorio che imitano gli anticorpi naturali, prodotti dal sistema immunitario, per combattere le infezioni.
Vengono somministrati attraverso un’iniezione sottocutanea e possono offrire protezione immediata contro il virus. Selezioniamo i migliori e poi li produciamo su scala industriale per poterli somministrare ai pazienti che ne necessitano. Il virus utilizza la proteina spike per entrare nelle cellule umane. Gli anticorpi monoclonali si legano alla proteina e impediscono al virus di entrare nelle nostre cellule.
COSA SONO E QUALI SONO I FARMACI ANTIVIRALI PER LA CURA DEL COVID-19?
Gli antivirali, invece, sono molecole di sintesi che vengono disegnate sulla base della loro affinità per certe proteine del virus e ci consentono di bloccare la replicazione del virus in altre fasi. Il molnupiravir è un antivirale originariamente sviluppato per il trattamento dell’influenza. Il target farmacologico è l’enzima che copia in maniera continua l’RNA del virus, RNA polimerasi.
Il meccanismo d’azione prevede il blocco della replicazione causato del grande numero di mutazioni nel codice genetico dell’agente patogeno. Le mutazioni sono talmente tante che il virus non può più sopravvivere. L’altro antivirale, è il Paxlovid, il target farmacologico è un enzima del processo di replicazione del virus, la proteasi 3CL, tra i più specifici per tutti i coronavirus.
Ciò significa che il farmaco potrebbe funzionare non solo per l’agente infettivo del Covid-19 ma anche per potenziali futuri virus pandemici appartenenti alla famiglia dei coronavirus.
QUANTO SONO DIFFUSI GLI ANTICORPI MONOCLONALI E GLI ANTIVIRALI?
L’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ha diffuso dati ufficiali sull’uso dei monoclonali e degli antivirali. Oltre 60.000 pazienti sono stati trattati con i primi, 45.000 con gli antivirali. È stata confermata l’efficacia degli anticorpi monoclonali e antivirali anche contro la variante Omicron e ci auguriamo anche contro quelle altre che verranno.
QUAL’È LA DIFFERENZA TRA QUESTI DUE PRESIDI TERAPEUTICI?
Una differenza importante fra questi due tipi di presidi è la loro reazione alle varianti del virus. Le diverse varianti, in termini di trasmissibilità, corrispondono a variazioni di quella proteina a tutti nota con il nome di spike che è il bersaglio dei monoclonali.
Con i monoclonali può succedere che una variante nuova venga non venga riconosciuta da quelli che prima la curavano, in quel caso ci troviamo con monoclonali che non funzionano più. Questo non accade con gli antivirali, che hanno dei bersagli più stabili. Al momento gli antivirali che abbiamo sono confermati efficaci contro tutte le varianti che finora il virus ha presentato.
CHI PUÒ BENEFICIARE DELLA PROFILASSI CON ANTICORPI MONOCLONALI?
La profilassi con anticorpi monoclonali è indicata per le persone che non possono essere vaccinate, che non hanno risposto bene al vaccino o che sono state esposte al virus ma non sono ancora infette. È particolarmente utile per le persone con un sistema immunitario compromesso, come quelle che stanno ricevendo chemioterapia o trapianti di organi, che potrebbero non essere in grado di produrre una risposta immunitaria adeguata al vaccino.
COSA C’È DI NUOVO NELLA PROFILASSI CON ANTICORPI MONOCLONALI?
Recentemente è stata approvata l’uso di una combinazione di due anticorpi monoclonali per la profilassi contro il Covid-19. Questa combinazione ha dimostrato di essere efficace anche nel trattamento delle infezioni in persone non ospedalizzate con fragilità. Questo significa che gli anticorpi monoclonali possono essere utilizzati non solo come profilassi, ma anche come trattamento per le persone che sono già state infettate dal virus.
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